Cattani: ‘Manovra da cambiare, colpisce le aziende del pharma e difende i corporativismi’
Non aveva davvero lesinato pubbliche lodi e attestazioni di apprezzamento per l’azione del governo guidato da Giorgia Meloni, ha bruscamente rivisto le sue posizioni nelle ultime settimane, durante le quali ha cominciato a sparare ad alzo zero contro le misure della manovra per il settore farmaceutico. Lo ha fatto anche a margine del convegno Il valore del settore farmaceutico nel sistema Paese. Una Life Sciences strategy italiana promosso da Sanofi, tenutosi il 13 novembre a Roma presso il Centro Studi Americani (RIFday)
Se ne è parlato anche su altri giornali
I rappresentanti delle industrie farmaceutiche e delle aziende produttrici di farmaci fuori brevetto, hanno espresso preoccupazione rispetto a politiche che potrebbero compromettere la sostenibilità economica e l’approvvigionamento di medicinali essenziali. (Socialfarma - il portale web della farmacia)
Il leader della sigla dei produttori di equivalenti biosimilari e value added medicines spiega in buona sostanza che nel testo del provvedimento così come attualmente formulata alcune norme non possono essere oggetto di aggiustamenti, ma debbono semplicemente essere eliminate. (RIFday)
FIRENZE – All’industria del farmaco non piace la manovra del governo Meloni. Si sono già mossi, in senso critico, alcuni rappresentanti delle aziende italiane, ha poi detto la sua il presidente di Farmindustria, Marcello Cattani, e ora interviene anche Valentino Confalone, country president di Novartis Italia e chairman di EuniPharma, l’associazione dei produttori europei. (la Repubblica)
Lo afferma il presidente di Farmindustria, Marcello Cattani, chiedendo che “la manovra venga profondamente modificata, con l’incremento del tetto di spesa farmaceutica per gli acquisti diretti, aumentandolo dello 0,55% per stabilizzare un payback diventato insostenibile”. (Sanità24)
Manovra, Egualia: rivedere misure che rappresentano attacco a sostenibilità del comparto Le aziende dei farmaci fuori brevetto alla vigilia dell’avvio dell’esame delle proposte emendative in Commissione Bilancio alla Camera chiedono una profonda revisione delle misure previste di Redazione Farmacista33 Manovra2025 (Farmacista33)
Ci sono innanzitutto l’industria e i distributori intermedi, ma anche le farmacie, a seguire con il fiato sospeso l’esame in commissione Bilancio di Montecitorio della Manovra per il 2025, che all’articolo 57 ridistribuisce da industria a grossisti uno 0,65 % di spettanza (dal 66,65 al 66% e dal 3 al 3,65% rispettivamente). (Pharmacy Scanner)