Mauro: "Juve, che fallimento. Troppo potere a Giuntoli, nemmeno Boniperti ne aveva tanto"

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La Gazzetta dello Sport SPORT

"t hiago Motta lo avrei mandato via prima, ma le colpe non sono soltanto le sue. Tutto il progetto si è rivelato un fallimento totale". Massimo Mauro, sul tetto del mondo con la Juventus nel 1985, gira pagina, un po’ come ha fatto il club bianconero nei giorni scorsi con la chiamata di Igor Tudor e il cambio di panchina a nove giornate dalla fine del campionato. Lei era uno dei più ottimisti in agosto. (La Gazzetta dello Sport)

Ne parlano anche altri giornali

Ci sarebbe una reazione caratteriale poco convincente dinanzi al momento di grande difficoltà della Juventus alla base della scelta di silurare Thiago Motta ancor prima della partita contro il Genoa, individuata come vera e propria ultima spiaggia per l'allenatore da Cristiano Giuntoli: secondo indiscrezioni filtrate nelle scorse ore, sarebbero volate parole di fuoco nei confronti dell'ex mister del Bologna da parte del Managing Director Football bianconero durante un confronto avvenuto alla presenza anche dell'amministratore delegato Maurizio Scanavino. (il Giornale)

La Juventus in estate cambia nuovamente. Ma non sarà una rivoluzione tecnica. Verranno infatti fatti dei cambiamenti all’interno della società John Elkann e i maggiori azionisti di Exor, pare non siano soddisfatti dei risultati sportivi ottenuti da Giuntoli ed il suo entourage. (News Sports)

Così Giuntoli si è mangiato la Juventus, una disasterclass che entrerà nella storia del club (Libero) Ai tanti tifosi della Juventus che hanno finalmente (ma con colpevole ritardo) aperto gli occhi sulla strombazzatissima nuova Juventus, consigliamo di acquistare il quotidiano Libero che oggi sforna un articolo da ritagliare che fotografa la gestione di Cristiano Giuntoli. (IlNapolista)

La lezione è che alla Juventus bisogna assecondare di più la storia. L'ex calciatore bianconero ha dichiarato in un'intervista alla Gazzetta dello Sport: "Thiago Motta lo avrei mandato via prima, ma le colpe non sono soltanto le sue. (Calciomercato.com)

Sono giorni decisamente convulsi per la Juventus, in cui si è consumato il ribaltone in panchina per i bianconeri. Storicamente, ben poche volte, in passato, il club torinese aveva deciso per un esonero a stagione in corso, ma la decisione di dire addio a Thiago Motta, dopo gli ultimi risultati disastrosi e visto il clima di sfiducia che si respirava attorno a lui in squadra, non era evidentemente più rimandabile. (CalcioMercato.it)

Alla Continassa la presenza del direttore tecnico è costante: non è certo una novità, ma in queste ore è ancora più importante. In un momento di crisi e soprattutto quando cade un governo, c’è bisogno di compattezza e pure di far sentire la presenza di chi, investito di un determinato potere, possiede i gradi per comandare. (Tuttosport)