2139 Exchange, oltre il danno la beffa. Ecco i rischi per chi ha investito
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Dopo la decisione della CONSOB che ha bloccato la piattaforma 2139 Exchange, in molti credono che vi sia, in seguito a tale provvedimento, una perdita economica da parte degli investitori e stop. Ma così non è. Vi sono anche dei rischi correlati alla partecipazione su queste piattaforme non regolamentate. Attraverso l’intervento dell’avvocato Andrea Maggiulli, cerchiamo di capire di cosa si tratta. (Corriere Salentino)
La notizia riportata su altri media
Ora tra gli effetti collaterali più delicati del caso "2139 Exchange", la piattaforma oscurata da Consob a cui si stima che almeno 40mila umbri si erano iscritti sperando di ottenere soldi facili, c’è quello del possibile uso illecito dei dati sottratti ai partecipanti. (LA NAZIONE)
Le oscillazioni delle criptovalute e i prelievi di massa hanno fatto crollare il sistema Ponzi su cui si basava la piattaforma 2139 Exchange. La mancanza di regole e la scarsa trasparenza rendono questo mercato vulnerabile a truffe, anche per la scarsa alfabetizzazione finanziaria in Italia. (Fondionline.it)
Il paradosso, del sistema che solo in Umbria potrebbe aver gabbato tra le 40 e le 50 mila persone, è che mai, neppure una singola azione, è stata realmente ceduta o acquistata tramite la piattaforma dove tutti gli utenti-investitori convinti di muovere le criptovalute, operavano invece come burattini allo scoccare delle due campanelle previste tra le 14 e le 18. (LA NAZIONE)
In fumo i risparmi di migliaia di persone Il sito online oscurato da Consob che prometteva un modo "facile” per fare soldi, il classico miraggio del guadagno senza fatica che cela un multilevel, una sorta di “schema Ponzi” (come lo chiamano gli addetti ai lavori), altro non è che un modello economico di vendita che promette forti guadagni ai primi investitori, che divengono poi loro stessi vittime della truffa. (LA NAZIONE)
“Mi sono iscritto investendo il minimo, 350 euro, e poi, pian piano, col passare dei mesi e continuando a puntare quando ricevevamo la notifica, ho iniziato a guadagnare. Dopo poco tempo la mia somma era raddoppiata, ma il guadagno vero è arrivato dopo una decina di mesi circa: sono anche riuscito a incassare 1.000 euro a settimana grazie alla carta di credito del sistema e devo dire che quei soldi mi hanno consentito di comprare cose che non avrei mai potuto acquistare se non avessi avuto questa entrata”. (Corriere dell'Umbria)
C’è chi – tra i ben informati – è pronto a scommettere che siano almeno 50mila i profili aperti nel territorio, che tradotto significa: una persona su cinque. Di Sara Minciaroni CHIUSI È la zona di confine tra Toscana e Umbria l’epicentro da cui si è diffuso il “sistema“ della “2139 Exchange“, la piattaforma dietro cui si celava un sistema Ponzi e che pochi giorni fa è stata oscurata da Consob (LA NAZIONE)