Edith Bruck: «Francesco si sta sbagliando. A Gaza è una tragedia, ma è solo Hamas che vuole distruggere un popolo»
Edith Bruck ha quel tipo di grazia che soltanto il dolore vero può regalare, lei che nei suoi libri i campi di concentramento li ha raccontati in prima persona. È sopravvissuta allo stermino nei forni ed è nella geografia delle sue rughe che si può ripercorrere l’orrore della sua storia. Sorride e tossisce: «Ho poca voce». La userà tutta per rispondere alle nostre domande. Ha sentito le parole del Papa? Ha chiesto di fare indagini per capire se a Gaza è in atto un genocidio (Corriere della Sera)
Su altre testate
– Professoressa Emma Fattorini, prima di decifrare le parole del Papa, rompiamo gli indugi: quello d’Israele a Gaza è un genocidio? “A mio parere il termine non è appropriato con riferimento alle tremende perdite umane inflitte da quella che considero l’inaccettabile e sbagliata politica di Netanyahu – risponde l’ordinaria di Storia contemporanea alla Sapienza, autrice del volume La Chiesa e le leggi razziali –. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
La frase coincide quasi precisamente con quella utilizzata d… Pellegrini verso un mondo migliore", il libro in uscita per Piemme in occasione del Giubileo 2025, e di cui la Stampa ha anticipato questa mattina alcuni brani. (L'HuffPost)
«Il 7 ottobre è stato un genocidio: Israele ha diritto di difendersi». Passano diverse ore prima che l’ambasciata di Tel Aviv presso la Santa Sede prenda posizione – con estrema nettezza – nei confronti delle parole del Papa che, in un’anticipazione pubblicata ieri su La Stampa, suggeriva la necessità di «indagare con attenzione per determinare se (quello che accade a Gaza, ndr) s’inquadr… (La Stampa)
Nel suo ultimo libro, il Papa chiede che si indaghi su ciò che sta accadendo a Gaza per determinare se ha le caratteristiche di un genocidio. In tal modo il Papa, altre volte incline all’uso di formule imprecise ma ad effetto, ha cura molto opportunamente di specificare che si riferisce al profilo giuridico/internazionale della questione. (La Stampa)
Papa Francesco come sempre si schiera dalla parte antagonista della storia, all’opposizione dei conflitti, di quelli che non ci stanno ad accettare le soluzioni semplici di chi governa, che di solito sono due: da una parte i buoni, dall’altra i cattivi. (L'Eco di Bergamo)
«La guerra rende disumani, induce a tollerare crimini inaccettabili. L'ennesimo appello di Papa Francesco perché le armi si fermino e si faccia il possibile perché le popolazioni dei Paesi in guerra possano intravedere un futuro sereno. (il Giornale)