Il funerale di Julia Ituma, «Non vergognatevi di avere paura del buio. Le paure vanno dette per poterle cacciare via»
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+++ «Appena arrivato in questa parrocchia, nel 2019, ricordo la chiamata di Julia a giocare in squadre importanti. Ma anche dopo questo salto di qualità l’abbiamo seguita e abbiamo tifato per lei, ed è diventata motivo di rinnovato entusiasmo nella nostra piccola realtà sportiva. Julia è stata una buona notizia per tutti noi. E ora siamo feriti da una brutta notizia. Il dolore si unisce al ricordo», ha detto il parroco durante le esequie. (Vanity Fair Italia)
Su altre testate
Nello sport come nella vita, insiste l’ex pallavolista, oggi anche mamma, bisogna guardare alla persona oltre che ai risultati (IlNapolista)
Le tante persone hanno circondato i familiari per una parola e un abbraccio, impedendo loro di fatto di poter uscire subito dalla chiesa. (Il Fatto Quotidiano)
Era presente anche il ministro dello Sport Andrea Abodi. Profonda commozione, alla chiesa San Filippo Neri della Bovisasca (Milano) per il funerale di Julia Ituma, la giovane pallavolista tragicamente morta a Istanbul nella notte tra il 12 e il 13 aprile. (ilGiornale.it)
Avrete saputo della doppia uscita del ministro Lollobrigida: quella infelicissima sui rischi di «sostituzione etnica» e quella apprezzabile ma velleitaria sull’incentivazione delle nascite, come se il tasso di natalità dipendesse soltanto dall’economia e non anche dalla psicologia: un popolo smette di riprodursi quando smette di avere fiducia nel futuro (successe già ai tempi della Roma imperiale, e se non riuscì Augusto a invertire la tendenza, difficile che ce la faccia lui). (Corriere della Sera)
"Si affollano - ha scritto l'arcivescovo - domande, inquietudini, sensi di colpa che si accompagnano a ricordi lieti, memorie di imprese entusiasmanti. (AGI - Agenzia Italia)
Proprio come hanno fatto domenica le ragazze dell’Under 16 dell’Agil che partecipano al campionato di serie C: sono state le prime della società novarese a scendere in campo dopo la tragica morte di Ituma e lo hanno fatto giocando tutte con il numero 15, la maglia di Julia, e con il nome Titu scritto a pennarello sulla gamba sinistra. (La Repubblica)