Landini invoca la piazza: un coro nostalgico per farsi notare? Il 29 novembre sciopero (inutile) generale

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La Gazzetta di Lucca INTERNO

Landini invoca la piazza: un coro nostalgico per farsi notare? Il 29 novembre sciopero (inutile) generale Scritto da Marco Mastrilli Politica Visite: 383 Maurizio Landini chiama alla “rivolta sociale” e, all'improvviso, sembra di essere stati catapultati nei turbolenti anni '70, con motti infuocati e promesse di cambiamento radicale. Solo che oggi, anziché respirare un autentico spirito di protesta, ci troviamo davanti a un déjà-vu un po’ stanco e quasi caricaturale. (La Gazzetta di Lucca)

La notizia riportata su altri giornali

"Io credo che sia arrivato il momento di una vera e propria rivolta sociale perché avanti così non si può più andare". (Sky Tg24 )

Lo ha spiegato il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, concludendo oggi l’Assemblea nazionale dei delegati e delle delegate che si è tenuta a Milano. Un intervento lungo, articolato (circa un’ora e un quarto), appassionato come sempre, quello di Landini, che ha chiarito sin dalle prime parole come sia in atto “una campagna di delegittimazione nei confronti della nostra organizzazione e delle altre organizzazioni sindacali che hanno proclamato lo sciopero”. (Collettiva.it)

L'iniziativa si inserisce nella campagna straordinaria di assemblee certificate nei luoghi di lavoro e nelle leghe Spi in vista dello sciopero generale del 29 novembre. (CGIL)

Lavoro precario, la Cgil Monza e Brianza: "Il Governo ha priorità sbagliate!"

"Io credo che sia arrivato il momento di una vera e propria rivolta sociale perché avanti così non si può più andare". Così il segretario della Cgil, Maurizio Landini, a margine dell'assemblea generale a Milano, a proposito dello sciopero indetto con la Uil per il prossimo 29 novembre. (L'HuffPost)

È il duro attacco al governo da parte del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, a margine dell’Assemblea Nazionale del sindacato a Milano. Milano «Io credo che sia arrivato il momento di una vera e propria rivolta sociale perché avanti così non si può più andare. (Gazzetta di Reggio)

Per i due sindacati confederali, che hanno lanciato lo sciopero generale per l’intera giornata di venerdì 29 novembre con otto ore di stop in diverse manifestazioni territoriali, infatti, la Legge di Bilancio, da approvare in Parlamento entro la fine di quest'anno, è da cambiare profondamente. (MBNews)