Un Nobel contro l’atomica
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Il premio Nobel per la pace 2024 è stato assegnato all’organizzazione giapponese Nihon Hidankyo, un gruppo fondato nel 1956 da sopravvissuti delle due bombe sganciate su Hiroshima e Nagasaki nel 1945. Il riconoscimento è stato assegnato per il forte e fermo impegno dell’organizzazione, che era già stata candidata in tre passate occasioni (1985, 1994 e 2015), nel costruire una società dove non esistano più le armi nucleari (il manifesto)
Ne parlano anche altri giornali
Il Coordinamento Nazionale dei Docenti della Disciplina dei Diritti Umani esprime viva soddisfazione per l’insigne riconoscimento conseguito dall’organizzazione antinucleare giapponese Nihon Hidankyo: Premio Nobel per la pace 2024. (Tecnica della Scuola)
I funzionari di Nihon Hidankyo, l'organizzazione giapponese dei sopravvissuti ai bombardamenti atomici statunitensi su Hiroshima e Nagasaki, hanno tenuto una conferenza stampa sabato, il giorno dopo che il gruppo è stato annunciato come destinatario del Premio Nobel per la Pace di quest'anno. (Il Sole 24 ORE)
Nel pomeriggio di Hiroshima stava seguendo la diretta da Oslo senza troppa attenzione, assorto nei suoi pensieri e senza particolari aspettative, quando ha sentito pronunciare il nome Nihon Hidankyo, quale premio Nobel per la Pace per il 2024. (Il Fatto Quotidiano)
Nel dedalo di contingenze che cavano il fiato, assediati da un panorama internazionale colato a picco nelle dissipazioni guerresche, confidavamo nei signori giurati del Nobel per la pace, li volevamo pretoriani di una forza morale capace di cimentarsi con giorni correnti tutti stampati in rosso scarlatto, dove ognuno ha martiri quotidiani per la propria parte. (La Stampa)
Dan Smith, direttore del Sipri, l’Istituto Internazionale di Ricerche sulla Pace… “È un Nobel carico di messaggi, a vari livelli, in questi tempi pericolosi che stiamo vivendo. (la Repubblica)
Cagliari. (SARdies.it)