Queer Recensione

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Un libro scandalo trova nuova vita in un adattamento per il cinema di Luca Guadagnino con protagonista Daniel Craig, presentato in concorso Venezia. La recensione di Mauro Donzelli del percorso di avvicinamento di due anime sole in amore vissuto con desiderio e libertà senza condizionamenti. In cerca di una droga ha trovato un amore. Potrebbe essere questa in brutale sintesi la sinossi di un romanzo breve fra i più discussi della beat generation. (ComingSoon.it)

Ne parlano anche altri giornali

Così François Truffaut ne Il cinema secondo Hitchcock teorizzava il “grande film malato”: “Un capolavoro abortito … che soffre generalmente di una dose eccessiva di sincerità, che, paradossalmente, lo rende chiaro agli aficionados e più oscuro al pubblico abituato a mandar giù delle misture nel cui dosaggio prevale l’astuzia piuttosto che la confessione diretta”. (cinematografo.it)

Il film che a Venezia nessuno è riuscito a capire Era tanta l'attesa per il nuovo film di Luca Guadagnino. Il regista palermitano, dopotutto, è uno dei nomi più acclamati del cinema contemporaneo e i suoi lavori, da "Call Me By Your Name" a "Challengers", da "Bones and All" a "Suspiria", sono sempre stati in grado di far parlare di sé, nel bene o nel male. (Today.it)

All'ottantunesima Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia, Luca Guadagnino ha presentato in concorso il suo ultimo film, Queer tratto dall'omonimo romanzo di William S. Burroughs. (Taxidrivers.it)

A Venezia la rivoluzione di Daniel Craig: "Ero il macho 007, ora sono nudo e gay. Ed è meraviglioso"

Io sono me stesso, a prescindere da quello che gli altri si aspettano». Ma guai a dirgli scandaloso, come fa il daily (il quotidiano del festival): «A parte che è una parola che non mi piace e non mi corrisponde. (Corriere della Sera)

È il grande giorno per Luca Guadagnino, che presenta il suo attesissimo film Queer, tratto dall'omonimo romanzo di William S. Burroughs. Guadagnino, un regista molto amato, ha spiegato di voler rendere omaggio al celebre scrittore attraverso questo progetto. (La Stampa)

Freddo, con quegli occhi di ghiaccio. Nell’ultimo film del franchise, No Time to Die, si era mostrato, è vero, più vulnerabile, sentimentale, romantico. (QUOTIDIANO NAZIONALE)