In Liguria quella del centrodestra è stata una vittoria di squadra
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Nella vittoria in volata di Marco Bucci Fratelli d’Italia è il primo partito, ma a fare la differenza sono state soprattutto le due liste civiche che fanno riferimento all’ex governatore Giovanni Toti e al neo governatore Bucci. Ma andiamo con ordine. Fratelli d’Italia si conferma prima lista della coalizione di centrodestra (mentre in assoluto è il Pd quello più votato) con il 14,9%. Poi c’è la civica Bucci presidente Vince Liguria, dove nel simbolo domina l’arancione che ricorda “Cambiamo!”, il partito fondato da Giovanni Toti dopo la sua uscita da Forza Italia. (Liberoquotidiano.it)
Su altre fonti
Così come il quotidiano diretto da pochi giorni da Mario Orfeo sottolineava come i dem fossero il primo partito in regione (quasi scontato, dal momento che esprimevano peraltro il candidato governatore del centrosinistra, Andrea Orlando (il grande sconfitto), mentre il vincitore Marco Bucci era espressione di una sua lista civica), anche Parenzo parte da questo punto. (Liberoquotidiano.it)
Qualcuno tra i dem fa spallucce: “Sono due realtà molto diverse...”, qualcun altro, tra gli aspiranti consiglieri regionali di entrambi gli schieramenti, teme, invece, che “l’alluvione peserà sul non-voto”. (il Resto del Carlino)
– Doveva essere la prima vittoria di una triplete: Liguria, Emilia Romagna, Umbria. Sicuramente la variabile Bucci ha contributo, e non poco, a sparigliare le carte della vigilia: l’uomo del fare ha avuto la meglio sul politico impegnato nell’agone romano. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Grazie a un vantaggio dell’1,4% sul suo avversario, il neo-eletto presidente della Regione Marco Bucci, sostenuto dagli esponenti regionali della coalizione di centrodestra, si presenta di fronte alle telecamere per ribadire il mantra della campagna elettorale: “I liguri vogliono andare avanti e non vogliono quelli del no”. (Il Fatto Quotidiano)
Il Partito democratico, dice Schlein, ha fatto ampiamente la propria parte. "Il Pd è al 28,5%. (Adnkronos)
Fabio Rampelli vicepresidente della Camera dei deputati di Fratelli d'Italia fa il punto sulla vittoria del centrodestra in Liguria e sulla sconfitta (rovinosa) della sinistra: "Stavolta c’era in campo tutto ciò che avrebbe dovuto farla vincere a mani basse: l’arresto del governatore di centrodestra fino a costringerlo alle dimissioni affinché non potesse neanche pensare di ricandidarsi, una Regione storicamente rossa scesa in piazza con piglio manettaro, la candidatura dell’ex ministro della Giustizia, Orlando, molto gradito ad ambienti ’pesanti' a iniziare dalla magistratura, il gossip che ha costretto alle dimissioni il Ministro Sangiuliano e l’impietosa strumentalizzazione dei media di provata fede, il successivo accanimento su Giuli e il tentativo di usare la vicenda del suo capogabinetto Spano, perfino la mossa della disperazione: l’aiutino di Sigfrido Ranucci che ha violato senza diritto di replica il silenzio elettorale e mandato in onda una puntata di ’Report’ super pubblicizzata e con record di ascolti contro il governo e contro il centrodestra ligure. (Liberoquotidiano.it)