Pietrangeli parla ancora di Sinner: "È il miglior tennista italiano di sempre e forse pure austriaco"

L'ex campione del tennis italiano ancora una volta ha parlato di Jannik Sinner e stavolta ha commesso una clamorosa gaffe. Uno scivolone pesante quello di Pietrangeli che ha detto: "Sinner è il miglior tennista italiano di tutti i tempi, e forse pure austriaco". (Fanpage.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

L'ex tennista italiano, considerato uno dei più grandi tennisti della storia del nostro paese, nelle ultime ore si è lasciato andare a diverse dichiarazioni su Jannik Sinner che nel giro di poche ore hanno scatenato non poche polemiche. (ilmessaggero.it)

E l'ha fatto col solito piglio lanciando un paio di stoccate delle sue. "Ciao, sono Nicola Pietrangeli, forse vi ricorderete di me perché ho giocato a pallone nelle giovanili della Lazio - ha detto ai microfoni della trasmissione di Rai3 Splendida Cornice condotta da Geppi Cucciari -. (Sport Mediaset)

Nicola Pietrangeli è stato ospite a La volta buona, il talk show di Rai 1 condotto da Caterina Balivo. L'ex leggenda del tennis è tornato a parlare delle sue dichiarazioni su Jannik Sinner. L'ex campione aveva dichiarato che l'azzurro dovrebbe vivere tre vite per eguagliare i suoi record. (Liberoquotidiano.it)

L'ironia di Pietrangeli: "Sinner più forte italiano di sempre. Forse pure austriaco"

E nel parlare di Sinner, ancora una volta Pietrangeli si concede a battute graffianti e che fanno storcere il naso a qualcuno. (Liberoquotidiano.it)

Nicola Pietrangeli, ospite ieri a Splendida Cornice, il programma condotto da Geppi Cucciari in onda ogni giovedì in prima serata su Rai3, ricordando il suo grande hobby, il tennis, si è lasciato andare a un elogio del tutto "spontaneo" su Jannik Sinner: «È il miglior tennista italiano di tutti i tempi, e forse anche austriaco... (ilmessaggero.it)

Tra i più giovani - ha visto la bellissima miniserie di Sky "Una squadra" avrà sicuramente imparato a conoscerlo, mentre chi ha qualche anno in più se lo ricorda bene con la racchetta in mano e le parole taglienti. (La Gazzetta dello Sport)