“Mia sorella viveva nel terrore”: Celeste Palmieri era già stata aggredita con un coltello dal marito che l’ha uccisa. Il braccialetto elettronico non è servito

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Maltempo

Celeste Palmieri aveva paura. «Viveva nel terrore» racconta il fratello Costantino. E per questo aveva chiesto aiuto, aveva denunciato. Ma è stato tutto inutile. E anche il sistema del braccialetto elettronico non ha funzionato. La donna, 56 anni, madre di cinque figli, è stata uccisa dal marito, Mario Furio, tre anni più grande. Una tragedia annunciata, temuta dalla vittima e dalla sua famiglia.… (La Repubblica)

La notizia riportata su altre testate

Il responsabile è Mario Furo, agente della polizia penitenziaria in pensione di 59 anni. Era stato denunciato più volte dalla moglie e indossava il braccialetto elettronico, nei suoi confronti era stato emesso un divieto di avvicinamento. (L'Unione Sarda.it)

Nei suoi confronti era stato emesso un divieto di avvicinamento. Era stato più volte denunciato dalla moglie e indossava il braccialetto elettronico Mario Furio, l'agente della polizia penitenziaria in pensione di 59 anni che questa mattina in un parcheggio di un supermercato di San Severo ha sparato e ferito gravemente la donna e si è poi ucciso. (ilmessaggero.it)

Era un agente della polizia penitenziaria, in pensione. Un uomo questa mattina a San Severo, nel Foggiano, ha sparato alcuni colpi di pistola alla moglie nel parcheggio di un supermercato e poi si è ucciso. (Polizia Penitenziaria)

Suicidio e tentato femminicidio San Severo, tragedia che si ripete - Comunicato stampa

Mario Furio, agente della polizia penitenziaria in pensione, aveva un divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico. La donna è ricoverata in ospedale in gravissime condizioni. (l'Immediato)

È tutto avvenuto a San Severo, in provincia di Foggia nel parcheggio di un supermercato. L’uomo sarebbe stato più volte denunciato dalla donna, per questo aveva il divieto di avvicinamento e indossava il braccialetto elettronico. (Il Fatto Quotidiano)

Roma, 18 Ott. – “Ancora una tragedia investe le carceri e lo fa nella maniera più terribile. Il tentato femminicidio e il suicidio dell’Assistente Capo di Polizia penitenziaria in quiescenza di San Severo è l’ennesimo fatto drammatico che investe le prigioni. (UILPA Polizia Penitenziaria)