L'equo compenso è legge: il professionista deve pretendere un compenso conforme ai parametri

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La pubblica amministrazione e i cosiddetti "clienti forti" devono corrispondere al professionista un compenso equo. Per essere tale, il compenso deve essere conforme alle disposizioni dei cosiddetti decreti parametri e risultare proporzionato alla quantità e qualità del lavoro svolto e al contenuto e alle caratteristiche della prestazione professionale. Inoltre, diventa obbligatorio per il professionista pretendere, verso i "clienti forti", un compenso che sia equo, proporzionato alla prestazione resa e conforme ai parametri. (professioneArchitetto)

Ne parlano anche altri giornali

Tra critiche delle associazioni di categoria e l’esultanza della premier Giorgia Meloni, prima firmataria della proposta presentata nella scorsa legislatura, l’equo compenso per i professionisti è legge. (Il Fatto Quotidiano)

Equo compenso, via libera dalla Camera con 243 voti. È legge 13 aprile 2023 Via libera definitivo (e quasi all'unanimità) della Camera alla legge sull'equo compenso. I voti a favore sono 243, nessun voto contrario, 59 gli astenuti. (Il Sole 24 ORE)

Finalmente i liberi professionisti si vedono riconoscere un compenso equo per l’esercizio della loro attività professionale. (Opificiumagazine.it)

La remunerazione proporzionata alla «quantità e alla qualità del lavoro svolto» per tutti i professionisti — almeno per le prestazioni a favore di grandi committenti e pubblica amministrazione — entra nell’ordinamento dopo l’ok della Camera alla proposta di legge di Fdi e Lega. (Corriere della Sera)

La Camera dei Deputati ha approvato la legge che assicura più tutele economiche per i liberi professionisti, appartenenti ad ordini professionali e non. Coinvolte più di 27mila pubbliche amministrazioni e 51mila aziende private. (ilGiornale.it)

Infatti l'ultimo passo decisivo è stato compiuto mercoledì scorso alla Camera, approvando il ddl che fissa valori minimi per il compenso di coloro che svolgono professioni intellettuali, nei confronti di pubbliche amministrazioni e grandi aziende. (Money.it)