L'equo compenso è legge: il professionista deve pretendere un compenso conforme ai parametri
La pubblica amministrazione e i cosiddetti "clienti forti" devono corrispondere al professionista un compenso equo. Per essere tale, il compenso deve essere conforme alle disposizioni dei cosiddetti decreti parametri e risultare proporzionato alla quantità e qualità del lavoro svolto e al contenuto e alle caratteristiche della prestazione professionale. Inoltre, diventa obbligatorio per il professionista pretendere, verso i "clienti forti", un compenso che sia equo, proporzionato alla prestazione resa e conforme ai parametri. (professioneArchitetto)
Ne parlano anche altri giornali
Agenzia (La Sicilia)
Peccato che dalla sua applicazione resteranno esclusi 800mila lavoratori autonomi, che non sono iscritti a ordini o associazioni di categoria. Tra critiche delle associazioni di categoria e l’esultanza della premier Giorgia Meloni, prima firmataria della proposta presentata nella scorsa legislatura, l’equo compenso per i professionisti è legge. (Il Fatto Quotidiano)
Le regole sul cosiddetto 'equo compenso' a favore dei liberi professionisti sono diventate da poco legge. Infatti l'ultimo passo decisivo è stato compiuto mercoledì scorso alla Camera, approvando il ddl che fissa valori minimi per il compenso di coloro che svolgono professioni intellettuali, nei confronti di pubbliche amministrazioni e grandi aziende. (Money.it)
La votazione in parlamento La Camera dei Deputati ha approvato la legge che assicura più tutele economiche per i liberi professionisti, appartenenti ad ordini professionali e non. Coinvolte più di 27mila pubbliche amministrazioni e 51mila aziende private. (ilGiornale.it)
Italia Il sindacato: "Chiediamo l'apertura di un confronto e la convocazione di un tavolo" (Collettiva.it)
Grazie alla legge si pone definitivamente rimedio alle situazioni di squilibrio nei rapporti contrattuali tra i professionisti iscritti a un ordine professionale e i committenti. La “giusta remunerazione” della prestazione professionale è condizione necessaria per garantire la qualità, la quantità e soprattutto la dignità del lavoro dei professionisti. (Nurse Times)