BORSE EUROPEE: settore energetico in crescita

Le borse europee mostrano un lieve recupero, trainate dal comparto energetico, in seguito all'aumento dei prezzi del petrolio, alimentato dalle crescenti tensioni in Medio Oriente. L'indice STOXX 600, che rappresenta il mercato europeo, segna un incremento dello 0,1%. Tuttavia, si prevede che chiuda la settimana con le peggiori performance dal 2 settembre, se le perdite attuali si confermeranno. Nel corso della settimana, l'indice ha subito un calo di quasi il 2%, poiché gli investitori si sono mostrati cauti a causa dell'intensificarsi delle crisi nella regione mediorientale. (Websim)

Ne parlano anche altri media

Guerre e petrolio riaccendono le paure sull’inflazione A seguito dei massicci attacchi notturni dell’Iran contro Israele, il rischio di un’escalation diretta tra i due paesi è aumentato notevolmente e potrebbe avere conseguenze terribili per la regione. (Start Magazine)

Una prima azzannata c’è stata questa settimana, principalmente a causa delle crescenti tensioni in Medio Oriente. I prezzi energetici potrebbero presto tornare a mordere i portafogli e a spingere l’inflazione. (Il Fatto Quotidiano)

Questa mattina i futures del Brent segnano un ribasso di 28 centesimi, o dello 0,36%, a $77,77 al barile mentre i futures statunitensi del greggio West Texas Intermediate sono scivolati di 19 centesimi, pari allo 0,26%, a $74,19 al barile. (Wall Street Italia)

Petrolio attende risposta Israele: tra gli scenari Brent a 150$/b

Le tensioni geopolitiche in Medio Oriente hanno continuato a condizionare il sentiment di mercato, con i principali indici europei e statunitensi che archiviano l'intera settimana in ribasso. (QuiFinanza)

Si teme che Israele attacchi gli impianti petroliferi dell’Iran. La Libia riapre i rubinetti ma il Brent prosegue la corsa oltre quota 77 dollari. (Milano Finanza)

In ogni caso, un allargamento del conflitto rischia di pesare sulla produzione di greggio e di spingere ulteriormente al rialzo le quotazioni. Il petrolio si avvia a chiudere la migliore settimana da oltre un anno, sostenuto dall’escalation di tensioni fra Israele e Iran e dalla minaccia di un’estensione delle ostilità in Medio Oriente (Finanzaonline)