Inchiesta hacker, il Viminale: "Verifiche su accessi abusivi"
Inchiesta hacker, il Viminale: "Verifiche su accessi abusivi" Il presidente della Fondazione Fiera, Enrico Pazzali, avrebbe chiesto ai suoi uomini della Equalizer un "dossier" su Ignazio La Russa e il figlio Geronimo. È quanto emerge dagli atti dell'inchiesta della Procura di Milano sui cyber-spioni e le reti di hackeraggio delle banche dati pubbliche. Intanto il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha dato mandato al Capo della polizia, Vittorio Pisani, di acquisire dall’autorità giudiziaria gli atti di indagine utili per avviare verifiche su ipotizzati accessi abusivi alle banche dati del Ministero dell’Interno o sull’utilizzo illecito delle stesse. (Liberoquotidiano.it)
Su altri media
Dopo il caso dossieraggio all'attenzione della procura di Perugia, quello delle violazioni della privacy a Bari attraverso l'accesso ai conti bancari e l'ultimo emerso con l'inchiesta milanese sull'hackeraggio di informazioni sensibili, il governo si muove per stoppare il fenomeno legato all'accesso abusivo e al mercato illecito di dati (il Giornale)
In questo senso due degli indagati, si legge negli atti dell'inchiesta, si interessano a un'applicazione per la traduzione simultanea della lingua russa, applicazione che gli consentirebbe «di realizzare un report relativo alla presenza di alcuni asset economici russi in Europa». (ilmattino.it)
Un trojan all’interno del Ced del Viminale. (ilgazzettino.it)
Chiediamo a Alvise Biffi, ceo di SecureNetwork parte di Bv Tech, a quale notizia ci possiamo aggrappare per poter stare vagamente tranquilli sulla sicurezza dei nostri dati. È stato scoperto un mercato della duplicazione di telefoni e pc. (il Giornale)
La banda faceva riferimento alla società Equalize srl, il cui amministratore delegato è l'ex poliziotto Carmine Gallo. (WIRED Italia)
È necessario che, al di là e parallelamente all'inchiesta giudiziaria, il governo faccia massima chiarezza in Parlamento su quanto avvenuto e garantisca la protezione di queste informazioni”. “Non c’è da stupirsi che ci sia chi cerca di bucare la rete del Viminale e per raccogliere informazioni sensibili su personaggi pubblici, comprese personalità della politica e delle istituzioni e loro familiari. (Civonline)