Intelligenza Artificiale: l’8% degli italiani ha paura di perdere il lavoro in seguito al suo utilizzo

A un anno dal lancio di ChatGPT il tema dell’Intelligenza Artificiale continua ad infiammare il dibattito nell’opinione pubblica, nei board delle imprese e nel mondo del lavoro. L’8% degli italiani che svolgono lavori impiegatizi temono di perdere il lavoro a causa dell’Ai e il 19% ipotizza saranno necessari percorsi di upskilling per rimanere nel mercato del lavoro. È quanto emerge dallo studio «Global Workforce of the Future» realizzato da The Adecco Group, basato su un campione di quasi 2mila rispondenti distribuiti su tutte le regioni italiane. (Milano Finanza)

Ne parlano anche altri media

(Adnkronos) – Nell'epoca moderna, caratterizzata da un'accelerazione senza precedenti nell'ambito dell'intelligenza artificiale, emerge un nuovo profilo di leadership, che richiede un equilibrio tra cuore e cervello. (Periodico Daily)

È uno dei risultati della ricerca realizzata da True Global Intelligence e pubblicata da Omnicom PR Group, per la quale sono stati intervistati oltre 200 tra responsabili marketing e comunicazione di grandi aziende (appartenenti ai settori manifatturiero, finanza, salute, tech e, come detto, automotive). (Quattroruote)

Il vero leader ai tempi dell’intelligenza artificiale? Deve avere cuore e cervello, il primo per prendersi cura delle persone, il secondo per raggiungere gli obiettivi di business promuovendo un impatto positivo sulla società. (Prima Merate)

Milano, 4 dic. - Come si guida un'azienda ai tempi della trasformazione digitale? Quali sono i pilastri della rivoluzione digitale per un manager che opera in Italia? Se ne è discusso a Milano alla presentazione del libro "Smart Leadership Canvas" di Filippo Poletti, uno strumento di valutazione per i manager ai tempi dell'impresa 5.0 e dell'AI: "Siamo entrati in una nuova era, l'era dell'intelligenza artificiale, potremmo chiamarla "I. (Il Sole 24 ORE)

Questo equilibrio si rivela cruciale per una gestione efficace che abbracci sia le necessità umane che gli obiettivi aziendali, unendo empatia e acume strategico. L'attuale scenario di business prevede che, entro i prossimi cinque anni, metà delle decisioni manageriali saranno prese in collaborazione con sistemi basati sull'intelligenza artificiale. (Adnkronos)

(Adnkronos) – Un nuovo gruppo industriale noto come AI Alliance è emerso nel panorama tecnologico, con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo dell’intelligenza artificiale (IA) in modalità open-source. Questo approccio si contrappone ai modelli proprietari sviluppati da giganti del settore come OpenAI e Google. (il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)