L’esercito israeliano: «Colpiti siti di produzione di armi di Hezbollah a Beirut»

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L'Unione Sarda.it ESTERI

L'esercito israeliano (Idf) ha colpito ieri «siti di produzione di armi e infrastrutture appartenenti a Hezbollah» nel quartiere di Dahieh, a Beirut: lo rende noto l'Idf su Telegram. «Ieri (lunedì), sotto la direzione dell'intelligence dell'Idf, l'Iaf (l'Aeronautica militare israeliana) ha condotto attacchi precisi contro diversi impianti di produzione di armi e altre infrastrutture terroristiche di Hezbollah nell'area di Dahieh, a Beirut». (L'Unione Sarda.it)

Ne parlano anche altri giornali

All'indomani dell'inizio delle operazioni di terra in Libano, il governo israeliano fatica a nascondere l'irritazione con l'alleato americano per una "fuga di notizie" che - secondo lo Stato ebraico - avrebbe potuto mettere in "pericolo" la vita dei propri soldati. (Adnkronos)

L’uccisione di Hassan Nasrallah non ferma l’offensiva israeliana. Questa mattina un attacco a Beirut, effettuato tramite un drone, ha provocato il crollo di diversi palazzi non lontano dal frequentatissimo incrocio di Kola, dove microbus e taxi collettivi si radunano per raccogliere i passeggeri. (ISPI)

Intanto, il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha informato il suo omologo americano Lloyd Austin delle operazioni lanciate dall’esercito nel sud del Libano contro le posizioni di Hezbollah, secondo un comunicato diffuso oggi. (Agenzia askanews)

Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie Israele lancia l’operazione di terra in Libano. Le forze di difesa specificano di aver iniziato attacchi mirati contro Hezbollah (TV2000)

Almeno otto militari ieri sono morti nei combattimenti contro Hezbollah, si sarebbero mossi verso un villaggio all’alba, protetti dalla nebbia, sono stati accerchiati: lo scontro è il più duro dall’inizio dell’offensiva di terra, i feriti sono 30, i caduti potrebbero diventare ancora di più. (Corriere della Sera)

Nuova notte di raid israeliani sul Libano. E proprio Hezbollah, rilancia la sfida, affermando di essere pronta a respingere le truppe di Israele: “Abbiamo combattenti, armi e munizioni a sufficienza”. (la Repubblica)