Javier Milei, il presidente argentino ad Atreju: «Le ricette tradizionali della politica hanno fallito, le mie funzionano»
«Le ricette tradizionali della politica hanno fallito. Le mie ricette non sono quelle tradizionali ma funzionano». Lo ha detto il presidente argentino Javier Milei partecipando al raduno giovanile di Atreju, su invito della premier Giorgia Meloni. Il leader ultraliberista, accolto da un'ovazione e dal grido «libertà, libertà», ha ringraziato Meloni per l'invito e ha sottolineato che Italia ed Argentina sono unite da una «fratellanza indissolubile». (Corriere Roma)
Su altre fonti
"Ringrazio la Presidente del Consiglio della Repubblica Italia Giorgia Meloni per questo invito. Come detto, italiani e argentini hanno delle radici comuni, un legame di sangue profondo che risale a tante generazioni fa. (Il Sole 24 ORE)
Alla domanda del tutto ipotetica se accetterebbe di fare il premier con Meloni capo dello Stato risponde: «Se me lo chiedesse Giorgia, prenderei sicuramente in considerazione la proposta. «Giorgia Meloni ha dei valori molto solidi, una forza ammirabile e si trova a dover lottare contro un vero e proprio nido di vipere woke». (Corriere della Sera)
Accolto con un’ovazione, presentato da Meloni in persona, il presidente argentino Javier Milei è arrivato ieri come una star ad Atreju, raduno di Fratelli d’Italia trasformato nella fiera di Natale del melonismo, al Circo massimo di Roma. (il manifesto)
Courtesy: Youtube Fratelli d'Italia. (Corriere TV)
In realtà, come si legge in controluce nell’articolo, il nostro non sembra apprezzare particolarmente l’azione turbo-liberista del presidente argentino. E lo fa esprimendo un certo qual comprensibile cinismo politico che, ci piaccia o meno, rappresenta uno delle caratteristiche principali delle cosiddette democrazie mature, particolarmente quella italiana. (Nicola Porro)
Quella sovranista, a voler essere precisi. «La destra deve essere come una falange di opliti o una legione romana, che prevale sempre sugli eserciti più grandi proprio perché nessuno rompe la formazione» scandisce solenne dal Circo Massimo il presidente argentino super ospite della kermesse dei giovani meloniani, «Roma non premia i traditori». (ilgazzettino.it)