Palermo, postazione vaccinale all’aeroporto per ci arriva dall’Ucraina

I tamponi, invece, vengono eseguiti da personale medico della struttura commissariale nell’area Covid test, a circa 700 metri dall’aerostazione

Allo scalo aeroportuale di Palermo i vaccini si effettuano ogni giorno, festivi compresi, dalle 10 alle 17, nella sala arrivi, area check-in C.

Le nostre aree Covid test e vaccini in aeroporto sono a disposizione di chi scappa dall’orrore della guerra”.

“Può usufruirne chiunque, di qualunque nazionalità, che debba ancora ricevere le somministrazioni, ma in questo momento il nostro pensiero va in particolare ai cittadini ucraini – dice il commissario Covid di Palermo, Renato Costa -. (Livesicilia.it)

La notizia riportata su altri giornali

L’allarme dell’assessore D’Amato: “Dall’Ucraina tanti profughi no vax per motivi religiosi” L’Ucraina è il Paese meno vaccinato dell’area europea con il 63 per cento di cittadini che non sono stati immunizzati neanche con una dose. (Fanpage.it)

Le nostre aree Covid test e vaccini in aeroporto sono a disposizione di chi scappa dall’orrore della guerra”. I tamponi, invece, vengono eseguiti da personale medico della struttura commissariale nell’area Covid test, a circa 700 metri dall’aerostazione (Italpress)

Abbiamo vissuto queste difficoltà anche le Lazio, non solo con gli ortodossi, anche con i Sikh. Lo afferma l'assessore alla Salute della Regione Lazio, Alessio D'Amato in un'intervista a 'la Repubblica ' sul fatto che i profughi dall'Ucraina rifiutano di vaccinarsi. (L'HuffPost)

Allo scalo aeroportuale di Palermo i vaccini si effettuano ogni giorno, festivi compresi, dalle 10 alle 17, nella sala arrivi, area check-in C. Le nostre aree Covid test e vaccini in aeroporto sono a disposizione di chi scappa dall’orrore della guerra”. (Sicilianews24)

Devono farlo in primo luogo per salvaguardare la loro salute, ma anche per rispetto di tutta la comunità – continua D’Amato – . Abbiamo vissuto queste difficoltà anche le Lazio, non solo con gli ortodossi, anche con i Sikh (StrettoWeb)

“Il materiale raccolto – spiega il pediatra – ha raggiunto il sito di stoccaggio e questa mattina parte per l’Ucraina. “Le nostre porte sono aperte”, spiega a Borderline24 il vice presidente nazionale Federazione Italiana Medici Pediatri, Luigi Nigri. (Borderline24.com)