Il Beccaria e la crisi dei minorili. Un arrivo al giorno, metà stranieri. E la spesa in farmaci è triplicata
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Marginalizzare quello che è troppo complesso da assorbire. È la sintesi di quello che sta accadendo negli Ipm (Istituti penali per minorenni) italiani, così come emerge dalla fotografia scattata dall’associazione Antigone a un anno dall’entrata in vigore del cosiddetto “decreto Caivano“. Un istituto su tutti, secondo l’associazione, ha "anticipato criticità che poi hanno travolto gli altri Ipm". Si tratta del Beccaria di Milano (IL GIORNO)
Ne parlano anche altre fonti
Un rapporto dell'associazione Antigone denuncia: "Non avevamo mai visto nulla di simile". (Fanpage.it)
L’obiettivo dichiarato dal governo era quello di combattere le baby gang e l’abbandono scolastico. A un anno di distanza, si possono vederne gli effetti, in un dossier realizzato da Antigone, l’associazione che si occupa di carceri. (Corriere della Sera)
Il sistema italiano della giustizia minorile fino a qualche anno fa era preso come modello da altri Paesi d’Europa ma adesso mostra delle falle difficili da colmare in tempi brevi: sovraffollamento, disorganizzazione, carenza di personale e di progetti di reinserimento sociale lo hanno reso blindato, violento, solo repressivo, e per niente educativo, come invece dovrebbe essere, secondo la Costituzione e il buon senso. (Avvenire)
A ottobre 2022 le ragazze e i ragazzi detenuti negli istituti penali per minorenni italiani, gli ipm, erano 392. A settembre 2024 569, con un dato che da febbraio supera costantemente le 500 presenze. (Alley Oop)
È da febbraio che il dato supera costantemente le 500 presenze, arrivando ad oscillare tra le 560 e le 580 negli ultimi mesi. Al 15 settembre 2024 erano 569 i ragazzi e le ragazze detenuti negli Istituti penali per minorenni (Ipm) italiani. (Vita)
Un disastro: a un anno dal Decreto Caivano (15 settembre 2023), provvedimento bandiera della premier Meloni che, per combattere le cosiddette baby gang e il fenomeno dell’abbandono scolastico messi a fuoco allora dalla cronaca nel famigerato comune dell’hinterland napoletano, s’inventò un po’ di carcere in più per il piccolo spaccio e altre misure repressive per i giovani cresciuti all’ombra della camorra, il bilancio degli Istituti penali per minorenni è drammatico. (il manifesto)