Rivedere l'assegno unico? Si può fare ma non per peggiorarlo

Nell’ancora iniziale ed incerto dibattito sulla prossima legge di bilancio emerge anche, secondo quanto riportato da “Repubblica”, l’ipotesi di una significativa revisione dell’assegno unico. In sé la notizia sarebbe positiva: qualcosa da aggiustare ci sarebbe di sicuro. Per esempio, il fatto – negativo - che l’assegno unico fa cumulo nell’ISEE, e così molte famiglie diventerebbero più ricche, proprio perché ricevono l’assegno, e quindi perdono altri benefici o agevolazioni. (Famiglia Cristiana)

Se ne è parlato anche su altri media

Ecco tutto quello che c'è da sapere sull'assegno unico e universale, erogato dall'Inps alle famiglie con figli a carico e attribuito per ogni figlio. Dai requisiti per poterlo ricevere agli importi: ecco le caratteristiche finora valide del sostegno economico per i genitori. (Adnkronos)

Davide Faraone, presidente dei deputati di Italia Viva, lancia un duro attacco al governo Meloni, accusandolo di voler smantellare la misura. Assegno unico, il governo pensa a tagliarlo? L’opposizione insorge: “Combatteremo in Parlamento”. (Orizzonte Scuola)

HE' "fantasiosa e senza alcun fondamento l’ipotesi di tagli agli assegni per i figli in vista della prossima manovra". Lo scrive il Mef in una nota, smentendo articoli di stampa che hanno ipotizzato il taglio della misura. (Secolo d'Italia)

Si prospetta un possibile taglio dell’Assegno unico e universale per i figli a carico con la Legge di Bilancio per l’anno 2025. È una delle indiscrezioni emerse in questi giorni, particolarmente intensi perché propedeutici alla realizzazione della Manovra finanziaria per il prossimo anno. (Quotidiano di Sicilia)

Nessun taglio all'assegno unico per i figli. La smentita, dopo articoli di stampa che hanno ipotizzato la revisione della misura arriva direttamente dal ministero dell'Economia che bolla come "fantasiosa e senza alcun fondamento l’ipotesi di tagli agli assegni per i figli in vista della prossima manovra". (Adnkronos)

Il piano per rivederla andrà nella prossima manovra, scrive il quotidiano Repubblica, ed è affidato alla ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità Eugenia Roccella che poi passerà il dossier al ministero dell'Economia. (Italia Oggi)