Cambio di policy in Telegram che adesso collabora con le autorità
Lo ha reso noto Pavel Durov in un post sul proprio canale. Oltre alla nuova politica sulla privacy, il fondatore e Ceo di Telegram ha annunciato che i moderatori dell’app impiegano l’AI per individuare (e, soprattutto, rimuovere) contenuti critici dalla funzione di ricerca. Un cambiamento epocale per la policy in Telegram, piattaforma che finora non aveva mai cooperato con le autorità giudiziarie per perseguire i crimini compiuti tramite l’app (di cui è emerso il lato oscuro con indagini per fake news e porno deepfake). (Key4biz.it)
La notizia riportata su altri giornali
“Qualora Telegram riceva un ordine legittimo dalle autorità giudiziarie competenti che conferma che sei sospettato in un caso che coinvolge attività criminali che violano i Termini di servizio di Telegram, eseguiremo un’analisi legale della richiesta e potremmo divulgare il tuo indirizzo IP e numero di telefono alle autorità competenti. (Cyber Security 360)
La novità arriva a un mese esatto dall’arresto in Franc… (la Repubblica)
Telegram, nota per l’efficacia della sua crittografia end-to-end (E2EE) nelle chat segrete, ha guadagnato popolarità tra coloro che cercano di ottenere la massima privacy per le proprie conversazioni. La recente decisione di Telegram di condividere dati degli utenti con gli enti governativi, in caso di “richieste legali valide”, sta suscitando infuocate discussioni su privacy e sicurezza. (Telefonino.net)
Ad annunciare la svolta con un post sul suo canale è stato proprio Durov. (EuropaToday)
Stando alle dichiarazioni dello stesso CEO, infatti, la piattaforma sarebbe pronta a fornire ai Governi nazionali, in caso di necessità si intende, i dati personali degli utenti, una “concessione” che può risultare preziosa in caso di minaccia terroristica, ad esempio, e altri illeciti che da qualche tempo stanno proliferando sull’applicazione di messaggistica. (Fastweb Plus)
Telegram cambia regole e dice sì alla collaborazione con le autorità giudiziare. "La ricerca su Telegram è più potente che in altre app di messaggistica perché consente agli utenti di trovare canali pubblici e bot. (Il Sole 24 ORE)