I dubbi sul suicidio di Larimar Annaloro: cosa non torna dall'autopsia alla lite a scuola

L’aggettivo «anomale» alimenta il giallo di un suicidio a cui i parenti continuano a non credere. Le modalità con cui Larimar Annaloro due settimane fa si è tolta la vita a soli 15 anni, impiccandosi nel giardino di casa a Piazza Armerina, in provincia di Enna, non convincono del tutto gli investigatori. Serve cautela, ma quel «me l’hanno uccisa» urlato dalla madre subito dopo avere trovato il cadavere della figlia non viene sottovalutato. (ilmattino.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Secondo i risultati dell’autopsia su Larimar Annaloro la 15enne, trovata impiccata a un albero nel giardino di casa a Piazza Armerina, Enna, aveva collo, addome e piedi legati con una corda d’altalena, che hanno lasciato sul corpo segni evidenti. (Lettera43)

Abbiamo dei sospetti su chi possa essere stato perché abbiamo scoperto che mia figlia è stata minacciata di morte, quel giorno a scuola. “Non si esclude l’omicidio, perché è impossibile che una ragazza di quindici anni usi quel metodo così violento per togliersi la vita. (lasiciliaweb | Notizie di Sicilia)

Il corpo della ragazza era stato ritrovato senza vita lo scorso 5 novembre. Potrebbe non trattarsi di un suicidio la morte di Larimar Annaloro, la giovane di 15 anni residente a Piazza Armerina (in provincia di Enna) ma cresciuta a Besozzo dove ha vissuto fino ad un anno fa. (varesenews.it)

La ragazzina suicida a Piazza Armerina, aggredito il quindicenne accusato di avere girato il video

Giovedì 21 novembre 2024 LINK SERVIZIO TV (agenzia giornalistica opinione)

È solo uno degli elementi di un «suicidio sospetto». Nonostante per raggiungerla, per logica, avrebbe dovuto camminare tra terreno e foglie secche, le scarpe della 15enne di Piazza Armerina eranno pulite. (leggo.it)

Il 15enne che sarebbe stato al centro della discussione tra Larimar Annaloro che una settimana fa si è impiccata nel giardino di casa a Piazza Armerina e una compagna di scuola, è stato aggredito sabato scorso da un gruppo di coetanei. (La Repubblica)