Monsters - La storia di Lyle Ed Erik Menendez, un food crime porn dallo stile impeccabile ma che anestetizza la gravità dei temi
Netflix Nel 1989, i fratelli Lyle ed Erik Menéndez uccidono brutalmente i loro genitori, José e Kitty, nella loro lussuosa casa di Beverly Hills. Dopo aver tentato di simulare l'omicidio come un crimine di mafia, vengono arrestati quando Erik confessa tutto al suo psicologo. Durante il processo, i due affermano di aver agito per difendersi da anni di abusi sessuali e psicologici da parte del padre, mentre la madre sarebbe stata complice per la sua passività. (MYmovies.it)
Se ne è parlato anche su altri giornali
La serie ripercorre i processi che hanno portato alla condanna dei fratelli Menéndez, accusati di aver ucciso in modo brutale i genitori, interpretati da Javier Bardem e Chloë Sevigny. Erik Menéndez si è scagliato contro Netflix per la serie Monsters: la storia di Lyle ed Erik Menéndez, uscita il 19 settembre e tra le più viste sulla piattaforma. (la Repubblica)
Dopo aver approfondito alcuni dei punti focali che hanno condotto alla condanna dei fratelli Menendez, in questa seconda parte dello speciale dedicato a Monsters: la storia di Lyle ed Erik Menendez (qui trovate la prima parte dello speciale), affronteremo invece il futuro di Lyle ed Erik (Nicholas Chavez e Cooper Koch nello show) che potrebbe essere tutt'altro che segnato, grazie alla rinnovata linea di difesa presentata dai loro nuovi avvocati, che hanno preso in carico il caso dopo che una Corte ha dichiarato i fratelli ufficialmente indigenti. (Movieplayer)
“Capisco quanto è difficile avere il peggior momento della tua vita trasmesso in televisione. (Sky Tg24 )
Mi occupo di Badtaste dal 2004 con l'aiuto di un grande team. Pubblicazione: 26 settembre alle 17:52 (BadTaste)
Pubblicazione: 26 settembre alle 21:29 Mi occupo di Badtaste dal 2004 con l'aiuto di un grande team. (BadTaste)
"Per interpretare José (il papà, ndr) - racconta l’attore Javier Bardem - ho fatto tante ricerche, per me è stato importante capire il trauma che aveva dentro ma anche il modo in cui era capace di affrontare il dolore". (Adnkronos)