«Non lo escludo». Dall'ingresso in politica alla mozione al congresso, il mantra di Vannacci che lascia porte aperte (e agita la Lega)

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«Non lo escludo» è il mantra di Roberto Vannacci. Dopo mesi di conoscenza ormai lo abbiamo capito. Del resto una volta, il generale, lo ha detto anche apertamente: «Io per natura non escludo mai nulla». Una porta, per entrare, uscire o magari ritornare, il generale se la tiene sempre aperta. Sia mai che le condizioni della missione poi cambino e si debba tentare l’avanzata o proteggersi in ritirata. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altri giornali

Ieri, sul pratone di Pontida, la vera "rockstar" è stato l'eurodeputato Roberto Vannacci. Tra abbracci, foto dei cronisti, militanti sopraggiunti solo per lui e selfie, il generale campione di preferenze alle Europee ha arringato la folla più di molti altri illustri ospiti, specie sul tema, sentitissimo, della cittadinanza. (ilmessaggero.it)

In occasione della kermesse leghista di Pontida, Matteo Salvini veste i panni del crociato e circondato da una schiera di sovranisti, tra cui il premier ungherese Viktor Orban, lancia la "Santa alleanza dei popoli europei contro l'invasione islamica". (Fanpage.it)

«Finora sono stato con il segretario Salvini, con i governatori e nessuno mi ha posto il problema di fare la tessera della Lega. Io sono un eurodeputato nel gruppo della Lega, rappresento la Lega e sono qua a Pontida con la Lega che mi ha voluto qua. (L'Unione Sarda.it)

Matteo Salvini, le sfide su migranti e Ue dal palco di Pontida: «Ho difeso i confini dell'Italia, sono colpevole»

Ma il concetto, ripetuto con orgoglio, è sempre lo stesso. Quel che è certo è che a Pontida, quella targata 2024, dove "non è reato difendere i confini" è il leit motive del pratone, soffia. (BergamoNews.it)

Altro che Fuster, lo spagnolo portavoce di Vox, che pure a vederlo somiglia tanto a Salvini: la vera rockstar di Pontida è lui, il generale. Altro che Orban, paparazzato sul lago d’Iseo per assaggiare la tinca al forno che tanto gli era stata decantata da un fido ministro dopo il G7 di Siracusa. (ilmessaggero.it)

E sì, ci sono tanti altri temi caldi in agenda, a partire dall’Autonomia con la legge di Calderoli finalmente approvata su cui incombe la richiesta di un referendum abrogativo, ma anche la manovra economica con il ministro Giancarlo Giorgetti che però rassicura: «State tranquilli e sereni, da figlio di un pescatore e di una operaia tessile so distinguere tra chi fa sacrifici e chi li può fare». (ilgazzettino.it)