La Turchia minaccia di invadere Kobane
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La situazione in Siria si fa sempre più complessa e tesa, con l'esercito turco che circonda Kobane e si prepara a un'invasione di terra. Da giorni, infatti, le truppe di Ankara stanno ammassando mezzi di artiglieria e soldati lungo il confine nord della Siria, in vista di un'operazione militare su larga scala. La notizia è stata rivelata dal Wall Street Journal, che ha avuto accesso a una lettera riservata inviata da Ilham Ahmed, funzionaria dell'amministrazione civile del Rojava, al presidente eletto statunitense Donald Trump.
Nel frattempo, la tregua di quattro giorni tra le Forze Democratiche Siriane (SDF) e l'Esercito Nazionale Siriano (SNA), sostenuto dalla Turchia, attorno ad Ayn al-Arab (Kobane) volge al termine. Tuttavia, ci sono segnali crescenti che la Turchia stia intensificando la pressione sulle SDF, con l'obiettivo di smantellare la loro presenza nella Siria nord-orientale. Le fughe di notizie suggeriscono che Ankara stia facendo pressione sul nuovo governo siriano a Damasco per impedire qualsiasi dialogo con le SDF o la loro struttura di autogoverno.
Il presidente turco ha dichiarato che le Unità di Difesa Popolari Curde devono sciogliersi o verranno sciolte, sottolineando che l'ascesa delle bande jihadiste in Siria rappresenta una vittoria popolare che fa onore. Il governo turco, infatti, continuerà a sostenere il popolo siriano, come dimostrato dalla recente visita a Damasco del capo dei servizi segreti, Ibrahim Kalin. Quest'ultimo ha incontrato Al-Julani, leader di Tahrir al-Sham, e il premier del governo di transizione, Al-Bashir, per discutere della situazione sul campo.
La tensione è palpabile e la situazione evolve rapidamente, con l'esercito turco che sembra determinato a portare avanti i propri piani.