Micaela Ramazzotti e Paolo Virzì, lite furiosa fuori da un locale

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Micaela Ramazzotti e Paolo Virzì protagonisti di una lite furiosa fuori da un ristorante: volano insulti, piatti e bicchieri, fino all'arrivo di 118 e carabinieri Una lite da film, di quelle da commedia all’italiana, finita con l’arrivo di ambulanza e Carabinieri. È quella che ha visto protagonisti Micaela Ramazzotti e Paolo Virzì. A darne notizia per primi sono stati Il Messaggero e RomaToday. Secondo il racconto di testimoni, l’attrice si trovava in un ristorante di Roma con il nuovo compagno, il personal trainer Claudio Pallitto, e la figlia avuta dal regista. (Grazia)

Su altri giornali

La prima è stata l’attrice Micaela Ramazzotti: insieme al nuovo compagno, il personal trainer Claudio Pallitto: martedì sera si è presentata dai carabinieri dell’Aventino querelando l’ex marito, il noto regista toscano Paolo Virzì (ilmessaggero.it)

Si chiude nel silenzio il regista Paolo Virzì sulla pesante lite avvenuta nei giorni scorsi con l’ex moglie Micaela Ramazzotti in cui sono dovuti intervenire anche i carabinieri e il 118. «Con riguardo alle incresciose notizie uscite sulla stampa non desidero rilasciare alcuna dichiarazione e invoco il diritto alla riservatezza per tutta la mia famiglia. (Open)

A Venezia con la sua opera prima «Felicità», presentato nella sezione “Orizzonti” - intercettata in compagnia del personal trainer Claudio Pallitto, ex concorrente del reality Tamarreide. I due sono stati fotografati insieme, quest’estate, anche dal settimanale “Diva e Donna”: secondo le indiscrezioni, per ora né confermate né smentite, avrebbero intrecciato una relazione. (Corriere TV)

Confido troveremo il modo di risolvere questo incidente". "Invoco il diritto alla riservatezza per tutta la mia famiglia. (Fanpage.it)

Urla al ristorante, piatti che volano. Se ne sono occupate le cronache, e non poteva essere altrimenti. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Direte voi: bella contraddizione, e questo articolo allora cos’è? Un omaggio all’arte di entrambi e alle vite sgangherate di tutti noi. Un invito a non in… (la Repubblica)