Assoluzione Salvini, le ong si schierano con Open Arms: “I diritti umani non conoscono confini”

Interviste e interventi tv annullati, una riunione immediata con i legali per capire, la pioggia che cade a dirotto su Palermo che aiuta a scivolare via per ragionare, riflettere, metabolizzare. Dopo l’assoluzione di Matteo Salvini, accusato di rifiuto di atti d’ufficio e sequestro di persona per aver impedito per 19 giorni lo sbarco di 147 naufraghi salvati nel Mediterraneo, l’ong spagnola Open … (la Repubblica)

La notizia riportata su altri giornali

Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie Sentenza Open Arms, Salvini tra le polemiche. Cosa era successo (TV2000)

Salvini assolto, cosa succede alla Camera: il video che devasta le opposizioni (Liberoquotidiano.it)

L'aula bunker del carcere Pagliarelli di Palermo, dove si è svolto il processo Open Arms. - ANSA (Avvenire)

L'editoriale/ I due Matteo e non solo: la via giudiziaria in crisi

Con queste parole, pronunciate sull’uscio dell’albergo di Palermo dove ha appena registrato la puntata di “Cinque minuti”, e con a fianco la fidanzata Francesca Verdini e in mano un bicchiere di vino rosso, il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini racconta ai cronisti che l’hanno intercettato cosa ha provato quando i giudici del Tribunale di Palermo sono entrati nell’aula bunker del carcere “Pagliarelli” di Palermo per pronunciare la sentenza del processo Open Arms, che lo vedeva imputato con l’accusa di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio. (Agenzia askanews)

"Il popolo sta con Matteo Salvini e con la legge dello Stato. Con queste parole Andrea Crippa, vice-segretario della Lega, commenta il sondaggio tra i lettori di Affaritaliani.it dal quale emerge che circa il 95% di chi ha risposto - moltissimi in poche ore - giudica 'giusta' la sentenza del tribunale di Palermo che ha assolto il vicepremier e segretario della Lega nel processo Open Arms perché il fatto non sussiste. (Tiscali Notizie)

Tre capitoli diversi, ma neanche tanto, della stessa storia: quella del fallimento della via giudiziaria come regolatrice dell’ordinamento politico. (ilmessaggero.it)