Esplosione a Ercolano, fabbrica abusiva: arrestato il proprietario
Aveva lasciato l’indirizzo di una baracca, dove non era stato possibile trovarlo nelle prime fasi di questa indagine. Ed era in grado di incutere timore, al punto tale da spingere una testimone a ritrattare le accuse della prima ora, di fronte al pericolo di subire delle ritorsioni. E non è tutto. Nei suoi confronti, in questi mesi, sono piovute accuse di tutti i tipi, «un fiume di violazioni», che rendono altamente possibile che possa reiterare le proprie condotte. (ilmattino.it)
La notizia riportata su altre testate
A quasi 10 giorni dall’esplosione del deposito abusivo di fuochi di artificio a Ercolano – con tre ragazzi morti – la Procura di Napoli ha disposto il fermo di Pasquale Punzo, 38 anni, per omicidio volontario plurimo, la detenzione e la fabbricazione di materiale esplodente non convenzionale e anche il reato di caporalato: per i … (Il Fatto Quotidiano)
Ercolano — Una tragedia figlia del lavoro che non c’è. Vittime tre ragazzi che pur di portare a casa uno stipendio hanno accettato di realizzare fuochi d’artificio in una fabbrica abusiva, aperta, in dispregio a ogni norma sulla sicurezza, in una casa in periferia di Ercolano, provincia di Napoli. (La Repubblica)
Svolta nelle indagini sulla drammatica esplosione nella fabbrica di fuochi d'artificio illegale di Ercolano, in provincia di Napoli, che ha provocato la morte di tre giovani operai. (La Repubblica)
Getting your Trinity Audio player ready... Samuel, Aurora e Sara: chi sono le giovanissime vittime morte a Ercolano (Dire)
Esplosione nella fabbrica abusiva di fuochi d’artificio con 3 giovani morti: fermato il proprietario della palazzina. La Procura di Napoli ha emesso un decreto di fermo d’indiziato di delitto nei confronti del 38enne Pasquale Punzo nell’ambito delle indagini sull’esplosione avvenuta nell’abitazione di via Patacca, a Ercolano la scorsa settimana. (la Città di Salerno)
Omicidio plurimo, caporalato: sono i reati contestati a carico di Pasquale Punzo, il 38enne ritenuto responsabile della gestione dell’immobile di Ercolano dove hanno perso la vita tre giovani operai in nero. (TERRANOSTRA | NEWS)