Autolesionismo giovanile, comprendere il dolore silenzioso degli adolescenti: una guida per genitori ed educatori. INTERVISTA ad Alessandra Marcazzan
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Autolesionismo giovanile, comprendere il dolore silenzioso degli adolescenti: una guida per genitori ed educatori. INTERVISTA ad Alessandra Marcazzan Di L’autolesionismo tra gli adolescenti rappresenta una delle sfide più complesse che genitori, insegnanti ed educatori si trovano ad affrontare. Un fenomeno in preoccupante crescita, soprattutto dopo la pandemia, che richiede strumenti adeguati per essere compreso e gestito. (Orizzonte Scuola)
La notizia riportata su altri giornali
Rassegna letteraria che sta trovando notevole riscontro tra il pubblico. Due settimane fa, l’incontro super seguito con Gino Cecchettin, la scorsa un appuntamento con l’arte di Rosario Bruno, volume di Sandra Tornetta e oggi con l’autorevole psicoterapeuta dell’età evolutiva, Alberto Pellai. (Risoluto.it)
Depressione, ritiro sociale, ma anche autolesionismo, ansia e disturbi del comportamento alimentare. Stando alle stime della Società italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, solo in Italia i minori che soffrono di un problema di salute mentale sono circa 2 milioni. (Io Donna)
Questa mattina gli alunni e le alunne delle classi seconde del liceo Scientifico Fermi di Sciacca, nell’ambito del Progetto Lettura attivato, come ogni anno, presso l’Istituto, hanno accolto, grazie alla collaborazione della libreria Mondadori di Sciacca, due prestigiosi ospiti, Barbara Tamborini, psicopedagogista e Alberto Pellai, medico e psicoterapeuta, ricercatore presso l’università degli studi di Milano. (Risoluto.it)
Pellai: “La salute mentale degli adolescenti è peggiorata negli ultimi 30 anni. Genitori troppo iperprotettivi” Di Secondo Pellai, l’emergenza educativa non è solo un argomento di moda, ma una realtà concreta: “Gli indicatori di salute mentale in età evolutiva, in particolare in adolescenza, sono i peggiori degli ultimi 30-50 anni”. (Orizzonte Scuola)
C’è un luogo a Roma che non è mai stato aperto ad alcun giornalista o scrittore, che nessuno – se non per motivi di salute – ha potuto visitare, che nessuno ha mai potuto raccontare. Inaccessibile. Da fuori lo chiamano “il bunker”, per il suo altissimo grado di sicurezza e privacy. (Rai Storia)
Anche i bambini possono esserne affetti, manifestando una sintomatologia molto particolare a cui i genitori devono prestare attenzione. (Fanpage.it)