Medico di base alle persone senza dimora, il dottor Carrara: “Prezioso aiuto nella fragilità”
Anche le persone senza fissa dimora avranno diritto al medico di base. Il Senato ha approvato all’unanimità con 130 sì il disegno di legge, a prima firma Marco Furfaro (Partito Democratico), che punta a garantire anche a loro l’assistenza sanitaria. Il provvedimento, già approvato alla Camera, è ora definitivo. La misura è volta a colmare “un vuoto di tutela”, ritenuto in contrasto con gli articoli 3 e 32 della Costituzione e con i princìpi ispiratori della legge istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale, in base ai quali l’assistenza sanitaria andrebbe garantita a tutti coloro che risiedono o dimorano “nel territorio della Repubblica, senza distinzione di condizioni individuali o sociali”. (BergamoNews.it)
Ne parlano anche altri media
Arriva in Italia il «medico di strada», grazie a una legge appena approvata all'unanimità dai due rami del Parlamento. Il medico di strada darà assistenza sanitaria a chi dorme per strada, in macchina, sotto ai ponti, oppure a donne vittime di violenza che hanno perso la residenza e al servizio sanitario non possono più accedere. (Corriere Roma)
Approvata all’unanimità la legge destinata a colmare un vulnus della sanità italiana: chi non ha una residenza non ha accesso al medico di base. (LifeGate)
Assistenza sanitaria ai senza dimora, Anelli (Fnomceo): atto di civiltà (La Difesa del Popolo)
“Si tratta di un’iniziativa fondamentale per garantire l’accesso alle cure a coloro che si trovano in situazioni di grave difficoltà economica”, afferma Santangelo. (ChietiToday)
Fortemente voluta dal bolognese Antonio Mumolo, fondatore di Avvocati di Strada, fu approvata all'unanimità dalla Regione Emilia Romagna due anni fa e poi da altre 5 regioni italiane. Una nuova legge, appena promulgata dal Parlamento, concede ai senza dimora il diritto al medico di famiglia. (RaiNews)
– Le persone senza fissa dimora in Italia potranno avere accesso all’assistenza sanitaria: lo sancisce l’approvazione di oggi, da parte del Senato del disegno di legge che prevede che nelle città metropolitane, anche le persone che non hanno una residenza anagrafica potranno ora iscriversi nelle liste degli assistiti delle Asl, scegliersi un medico di medicina generale, avere accesso alle prestazioni assicurate dai Lea. (QUOTIDIANO NAZIONALE)