A Treviso riecco i capolavori del Kunsthistorisches Museum di Vienna. La mostra prorogata fino al 27 settembre
La mostra prorogata fino al 27 settembre
La mostra prorogata fino al 27 settembre. Scritto da Redazione in data 13/06/2020, 14:42:47. La mostra Natura in posa.
A Treviso riecco i capolavori del Kunsthistorisches Museum di Vienna.
Nell’immagine: Francesco da Ponte, detto Francesco Bassano, Estate (1585-1590 circa; olio su tela, 111 x 145,5 cm; Vienna, Kunsthistorisches Museum). A Treviso riecco i capolavori del Kunsthistorisches Museum di Vienna. (Finestre sull'Arte)
La notizia riportata su altre testate
Riprendono a poco a poco gli eventi nella provincia pontina dopo la chiusura forzata dovuta alle misure di contenimento del Coronavirus. Fino all’8 agosto, la mostra sarà visitabile tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 19 o su appuntamento. (LatinaToday)
Piuttosto ho sfruttato questo periodo per mettermi al pari con letture arretrate, per riorganizzare il lavoro con CampoBase e per fare ricerca curatoriale. Durante il lockdown abbiamo raggiunto online la curatrice indipendente Irene Angenica (Catania, 1991) per avere una prospettiva sull’impatto che la pandemia ha avuto su chi lavora nell’arte. (ArtsLife)
"A breve comunicheremo i dettagli dell’iniziativa – dichiara l’assessore alla cultura Annalisa Ruggieri – ma possiamo già dire che la cracking art sarà presente da Porto d’Ascoli al centro di San Benedetto già a partire da metà luglio. (il Resto del Carlino)
L'arte diventa un'opportunità per mostrare al pubblico gli angoli nascosti di Bari Vecchia. La luce della cupola di Santa Teresa dei Maschi torna ad illuminare l’arte con il progetto “Contraccademia” firmato Bibart Biennale. (Artribune)
Un progetto che nasce dalla volontà di porre l’attenzione sul lavoro della galleria e sugli artisti con cui collabora. Questi gli indirizzi web a cui scrivere per prenotare la visita guidata e richiedere informazioni:. (Collezione da Tiffany)
Tornando al panorama internazionale, Diamond Stingily, artista e poetessa anche lei con base a New York, lavora su temi scottanti come la paura, la divisione fra classi sociali, l’esclusione. L’americana Aleah Chapin, già vincitrice del BP Portrait Award, celebra nelle sue tele il corpo umano nelle forme più estreme di plasticità, con sfumature lunari color ghiaccio. (Il Messaggero)