Siria, il «ponte cruciale» dell'Iran verso Hezbollah: ecco gli scenari che ora preoccupano Israele

Da mercoledì scorso un nuovo conflitto è arrivato a complicare ulteriormente il quadro del Medio Oriente: i ribelli anti Assad hanno lanciato un'offensiva a sorpresa in Siria. Jihadisti e gruppi armati alleati contro il regime di Bashar al-Assad hanno raggiunto il centro di Aleppo, nel nordovest del paese, dopo intensi combattimenti con l'esercito di Damasco. Ma cosa significa per Israele questo nuovo fronte caldo? Il conflitto potrebbe avere importanti riflessi anche sulle scelte di Netanyahu (ilmessaggero.it)

La notizia riportata su altri giornali

“Ma alla fine, tutti torneranno al punto di partenza: la necessità di fare la pace; con o senza Bashar al-Assad”. Un mosaico orientale complicato dalla presenza di tanti tasselli. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il conflitto siriano, che ha devastato il paese per oltre un decennio, è un fenomeno complesso con radici profonde e molteplici attori coinvolti. (L'HuffPost)

Secondo la stessa fonte, almeno centoundici profughi siriani sono stati uccisi nei bombardamenti israeliani sul Libano negli ultimi trenta giorni. La Siria torna al centro del dibattito internazionale e occupa nuovamente le prime pagine dei giornali dopo un lungo periodo di silenzio, scandito sul campo da eventi drammatici. (Vita)

Il pasticcio siriano (di Cosimo Risi)

In Siria si aggrava la guerra civile e Israele ne approfitta per lanciare nuovi attacchi a Gaza e in Libano, scatenando l'ira di Biden (LA NOTIZIA)

Gli sviluppi in Siria, con i ribelli jihadisti filoturchi che hanno preso il controllo della città di Aleppo otto anni dopo la sua riconquista da parte dell’esercito siriano, stanno destando preoccupazione in Israele (Moked)

Auspici gli Stati Uniti, da quando Donald Trump è stato eletto ed in attesa del suo insediamento alla Casa Bianca, la diplomazia americana conosce nuovo slancio in Medio Oriente, Israele accetta la tregua in Libano. (Salernonotizie.it)