Manovra 2025: i nuovi emendamenti su Lavoro, Fisco e Pensioni

Emendamenti alla Legge di Bilancio 2025: 600 correttivi in Aula in materia di tasse, lavoro, e pensioni: ecco le proposte dei partiti. Proseguono i lavori alla Camera sulla sulla Manovra 2025. In Commissione Bilancio sono stati definiti ammissibili oltre 3.200 emendamenti, in materia di imposte IRPEF, bonus edilizi, pensioni, salari e assunzioni nella Pubblica Amministrazione. Entro mercoledì ci sarà un’ulteriore scrematura, che dovrà ridurre le proposte di modifica a un massimo di 600. (PMI.it)

Su altre testate

Come la ministra dell’Università, Anna Maria Bernini, che al collega Giancarlo Giorgetti ha chiesto di escludere gli atenei dall’obbligo per gli enti pubblici di restituire allo Stato i risparmi in arrivo dalla stretta sul turn over. (la Repubblica)

Alla fine sono stati 825, e non 600, gli emendamenti segnalati dai gruppi parlamentari. A superare anche quest’altra scrematura sono, tra gli altri, il bonus di 500 euro per lo sport e l’inglese dei figli, l’aumento delle pensioni minime e – nel giorno, ieri, dello sciopero … (Il Fatto Quotidiano)

Condividi questo articolo Il nuovo patto di stabilità e crescita rappresenta un leggero miglioramento rispetto a quello del 2011, ma rimane ancorato ad un modello economico, basato sui tagli alla spesa, sulle restrizioni fiscali e sulla riduzione del debito pubblico. (la VOCE del TRENTINO)

Manovra, i primi emendamenti segnalati: dal bonus per chi va alle scuole paritarie ai soldi per il Ponte sullo Stretto. C’è la Bitcoin tax

Sono 600 secondo i relatori (Silvana Comaroli, Lega, Mauro D’Attis, Forza Italia, Ylenja Lucaselli, Fratelli d’Italia, e Saverio Romano, Noi Moderati), oltre 800 sommando le norme nelle bozze girate a Montecitorio. (ilmessaggero.it)

La lista definitiva è attesa per mercoledì alle 12. La votazione finale si farà su duecentocinquanta emendamenti (i “super-segnalati”). (Il Sole 24 ORE)

Passando per il nuovo bonus elettrodomestici e al bonus scuola per chi frequenta le paritarie e il ripristino dei limiti di fatturato (750 milioni di euro globali e 5,5 milioni in Italia) per l’applicazione della web tax che la legge di bilancio ha cancellato estendendola a tutti. (Il Fatto Quotidiano)