Pogacar, il campione del mondo visto dagli sconfitti: “Folle attaccare a 100 km dall’arrivo”. Eddy Merckx: “Azione da pazzo”

Devastati, strabattuti, ammirati. L’impresa insensata di Tadej Pogacar ha lasciato di stucco i testimoni più diretti e ravvicinati: i suoi avversari. Questo è un breve blob di quello che gli sconfitti di Zurigo hanno detto dopo il Mondiale vinto dallo sloveno con un attacco a 100 km dall’arrivo. Van der Poel: “Difficile descrivere quanto sia forte” "È difficile descrivere quanto sia forte". Un in… (la Repubblica)

La notizia riportata su altri media

A Zurigo Pogacar ha incantato tutti, cogliendo il 23. Un’impresa epica che rimarrà nella storia non solo del ciclismo ma dello sport in generale. (Gazzetta del Sud)

E poi le fughe da lontano e poi di Giro Tour e il mondiale vinto nello stesso anno e lui, il bimbo sloveno, che ha compiuto il 21 settembre scorso 26 anni, ha preso nota e anno dopo anno ha cominciato a stabilire record uno via l'altro ad una condizione: che non si facciano paragoni con Eddy Merckx, perché «io sono Tadej Pogacar, sono solo io». (il Giornale)

E ho visto la tua fine sul mio viso, canterebbe Lucio Battisti. Fu quando Tadej Pogacar, in maglia gialla, si mise a guardare la maglia iridata del suo amico van der Poel. (Bicisport)

Un orso accompagna la vittoria di Tadej Pogačar ed evidenzia i sentimenti contrastanti suscitati da questo animale

Tutto studiato? Tadej Pogacar, dopo la sua incredibile performance al Campionato del Mondo, ha dichiarato di aver agito di impulso, di aver compiuto una delle imprese più memorabili della storia del ciclismo senza calcoli, seguendo solo l’istinto. (Cyclinside)

Anche perché la maglia arcobaleno è la più bella del mondo, ma se a incoronarti sono le parole della leggenda del tuo sport, allora l’impresa diventa ancora più grande. Eddy Merckx risponde dopo molti squilli, la voce è affaticata, “purtroppo sto così così”. (La Gazzetta dello Sport)

L’attacco che ha portato Tadej Pogačar a vincere il campionato del mondo di Zurigo e a indossare la maglia iridata – la più suggestiva, forse, nel policromo mondo delle gare ciclistiche – è iniziato presto, a 100 chilometri dal traguardo, anticipando ogni fantasia e sorprendendo un po’ tutti. (il Dolomiti)