Mondiali Qatar 2022, la prima polemica riguarda i tifosi…finti
La polemica, come ormai accade di consueto, è rimbalzata sui social e sugli smartphone di mezzo mondo. Il Qatar deve affrontare diversi problemi nella settimana che conduce all’avvio della manifestazione Mondiale e fra questi c’è senz’altro quello dei tifosi… finti. Già, avete capito bene. Nelle ultime ore sono circolati diversi video (la regia è sempre la stessa, la mano potrebbe essere la solita, dunque pare tutto organizzato nei dettagli…) di tifosi con sciarpe, maglie e bandiere di varie nazionali. (Calcio Casteddu)
Ne parlano anche altre testate
Riccardo Noury, portavoce di Amnesty Italia: "Servono criteri diversi e più stringenti per l’assegnazione di grandi aventi sportivi per quanto riguarda il rispetto dei diritti" (LAPRESSE)
Al via domani la competizione mondiale in Qatar, al centro di polemiche e riflessioni. (TUTTO mercato WEB)
Come per ogni grande evento sportivo, come già spiegato da L’Indipendente nel Monthly Report del giugno scorso, diventa difficile separare in maniera netta la componente sportiva da quella politica. Questa edizione del mondiale di calcio appare unica anche in questo aspetto: non perché questa volta diventi possibile la separazione tra sport e politica ma, anzi, perché quel legame si fa ancor più forte e, soprattutto, evidente. (L'INDIPENDENTE)
Al via domani la competizione mondiale in Qatar, al centro di polemiche e riflessioni. (Tutto Napoli)
Così come i protagonisti in campo sapranno esprimere valori di rispetto e di libertà per i diritti e la parità di genere: il calcio fa parte della vita, non è separato da essa. (SettimanaSport)
In un paese dove l’omosessualità viene definita «un danno morale» e le donne non sono libere, dove il calcio non è passione, ma affare. In tanti, tifosi ex calciatori (Éric Cantona in testa) intellettuali, hanno deciso di boicottare questa manifestazione per assenza di diritti umani. (Corriere del Ticino)