Mosca, 'positivo l'accordo per il cessate il fuoco in Libano'
Mosca giudica "positivamente" l'accordo per il cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah. "Vediamo positivamente ogni accordo, potenziale o concluso, che possa fermare la spirale di violenza, fermare lo spargimento di sangue in Libano e prevenire un'ulteriore espansione delle ostilità, ma (tali accordi) devono essere effettivi", ha detto la portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova, citata dall'agenzia Ria Novosti (Il Messaggero Veneto)
La notizia riportata su altri media
Le famiglie libanesi evacuate dalle aree colpite dall'Idf (o invase via terra dalle forze israeliane) sono rientrate nelle rispettive città, festeggiando l'accordo tra Beirut e Tel Aviv e sventolando le bandiere di Hezbollah (Sky Tg24 )
Chi ha trattato. Al tavolo erano seduti Israele, il presidente del Parlamento libanese Nabih Berri per conto di Hezbollah e i mediatori internazionali: in primo luogo gli Stati Uniti, rappresentati dall’inviato Amos Hochstein, e in un secondo momento la Francia di Emmanuel Macron. (Il Fatto Quotidiano)
– Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha incaricato le Forze di difesa israeliane (Idf) di impedire l’ingresso della popolazione nei villaggi di confine nel sud del Libano, “in linea con la prima fase del piano di cessate il fuoco”. (Agenzia askanews)
È entrato in vigore il cessate il fuoco in Libano tra Israele e Hezbollah, mediato dagli Stati Uniti. La tregua prevede il termine delle ostilità per 60 giorni, anche se «dipenderà da ciò che succederà sul terreno». (Milano Finanza)
Ringrazio il Presidente francese Macron per la sua collaborazione nel raggiungere questo momento. Sia chiaro che Israele non ha scatenato questa guerra. (ilmattino.it)
Dopo le discussioni intavolate con i governi della Repubblica del Libano (di seguito «Libano») e dello Stato di Israele (di seguito «Israele»), gli Stati Uniti e la Francia comprendono che il Libano e Israele mirano a porre fine in modo sostenibile all'attuale escalation delle ostilità lungo la Linea Blu e sono entrambi pronti a intraprendere i passi necessari per promuovere le condizioni di una soluzione permanente e globale. (Corriere della Sera)