Siria, fra guerra e pace. I dubbi sul futuro di donne e curdi – #1031

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WP_Post Object ( ID => 210627 post_author => 143 post_date => 2024-12-17 08:15:40 post_date_gmt => 2024-12-17 07:15:40 post_content => spreaker type=player resource="episode_id=63348883" width="100%" height="200px" theme="light" playlist="false" playlist-continuous="false" chapters-image="true" episode-image-position="right" hide-logo="false" hide-likes="false" hide-comments="true" hide-sharing="false" hide-download="true" Io non so bene come fare, sono in difficoltà. (Italia che Cambia)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il secondo membro più importante del clan, dopo Hafez, è stato il fratello minore Rifa’at, anche lui alto ufficiale dell’esercito e complice di tutte le imprese fraterne, dalla presa del potere alla gestione della guerriglia palestinese filosovietica ai massacri dei Fratelli musulmani negli anni Ottanta. (Lucy. Sulla cultura)

Qui, infatti, I sedicenti ribelli che hanno liberato la Siria dal giogo di Assad in queste ore raccontano al mondo cosa intendono fare di questo Paese martoriato. (Inside Over)

1- Ciò che è accaduto in Siria è il risultato di un piano orchestrato da attori regionali e internazionali i cui interessi erano allineati. Mentre il popolo siriano potrebbe trarre alcuni benefici da questo cambiamento, è probabile che dovrà sopportare poi il peso di eventuali conflitti o rivalità tra coloro che partecipano alla nuova struttura di potere. (Contropiano)

COME SARÀ LA SIRIA: TRA JIHAD E RICOSTRUZIONE

Questa i… (La Stampa)

Davvero c’è da disperarsi per la Siria? Intanto, bisognerà iniziare a rallegrarsi, visto che geostrategicamente a perdere il loro alleato più prezioso in Medio Oriente sono stati proprio i nemici giurati dell’Occidente, Russia e Iran, che avevano tenuto in piedi con la forza delle loro armi e dei mujahidin del popolo iraniani un regime corrotto e sanguinario, pur di avere un porto (Tartus) sul Mediterraneo per quanto riguarda Mosca; o di assicurarsi l’assoluta complicità del regime di Bashar al-Assad, da parte iraniana, per far arrivare tonnellate di armi e missili ai propri proxy libanesi e palestinesi. (L'Opinione)

Su La Stampa, rotocalco sabaudo par excellence, esce nei giorni scorsi un articolo realmente surreale. Un articolo che merita di essere pur celermente commentato, dacché in esso si cristallizza il livello della propaganda attualmente dominante in Occidente o, come meglio sarebbe dire, in Uccidente. (Radio Radio)