Le confessioni di un atleta paralimpico: così cercavo di imitare i migliori e superare la mia disabilità
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Di Marco Pozzi Quanto mi piaceva Tolstoj! Oltre ai romanzi, una volta lessi una sua riflessione in cui definiva il talento come “la capacità di prestare un’attenzione intensa e concentrata all’argomento … il dono di vedere quello che gli altri non hanno visto”. Avrei ritrovato un pensiero simile in una bellissima intervista di Jacques Brel, che vi consiglio di ascoltare: “Il talento non esiste. Il talento è solo la voglia di fare qualcosa. (Il Fatto Quotidiano)
La notizia riportata su altri media
Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev (ilmessaggero.it)
Sotto un cielo sereno (un mese fa la pioggia battente era stata protagonista), gli oltre 4’000 atleti che nei prossimi 11 giorni si sfideranno in 22 sport stavolta non hanno sfilato su dei battelli lungo la Senna, ma hanno percorso gli Champs-Elyseés per raggiungere Place de la Concorde, dove il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato aperta la 17a edizione dei Giochi Paralimpici. (RSI.ch Informazione)
Nella sfortuna sono stata fortunata, per me la vista è sempre stata così. «La sindrome di Stargard colpisce una persona su diecimila e io ero quella persona. (Corriere della Sera)
Preceduta dal passaggio della pattuglia acrobatica francese, la sfilata delle delegazioni sugli Champs Elysees e verso place de la Concorde, aperta dall'Arabia Saudita, è diventata subito protagonista nella cerimonia di apertura delle Paralimpiadi 2024, aperta da uno spettacolo sul palco della piazza con il musicista Chilly Gonzales al pianoforte a condurre la danza di ballerini disabili e normodotati. (Il Mattino di Padova)
E tante congratulazioni al Comitato paralimpico. In questi anni si è fatto davvero un grande lavoro, grazie al quale la percezione dello sport paralimpico e dello sport in generale praticato da persone con disabilità è veramente cambiata. (Adnkronos)
Parigi sempre al centro dell'attenzione. (L'Unione Sarda.it)