Giménez e la sfida del Milan: "I gol arriveranno, il quarto posto è possibile"

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Santiago Giménez, dopo cinquanta giorni in rossonero, non nasconde un misto di adattamento e ambizione. "Sono stati intensi, soprattutto fuori dal campo," ammette il messicano, riferendosi al trasferimento a Milano e alla necessità di ambientarsi in un contesto nuovo. Ma ora, chiarisce, è il momento di concentrarsi sul motivo per cui il Milan lo ha voluto: segnare. Eppure, l’ultima rete risale al 28 febbraio, in Champions League contro il Feyenoord, la sua ex squadra. Un digiuno che, se da un lato può preoccupare, dall’altro non sembra intaccare la sua sicurezza. "I gol arriveranno, ne sono certo," insiste, sottolineando come per lui conti più la vittoria collettiva. "Che a segnare sia Leão, Pulisic o un altro, l’importante è vincere."

Tra aneddoti personali e riflessioni, Giménez rivela dettagli inaspettati, come l’incontro con la moglie Fernanda nella chat di Call of Duty, o l’episodio a 17 anni che lo avvicinò alla fede. Ma sul campo, ciò che interessa ai tifosi è la sua capacità di tornare a essere decisivo. Con qualche occasione sprecata e una dose di sfortuna, il centravanti è consapevole di dover alzare il rendimento in una squadra che, tra luci e ombre, ancora lotta per un posto in Champions.

Intanto, il Milan si prepara a una delle prove più complicate del girone di ritorno: domenica sera, al Diego Armando Maradona, affronterà un Napoli in piena corsa scudetto. Per i rossoneri, reduci da due vittorie contro Lecce e Como, è l’occasione per dimostrare di poter inseguire il quarto posto. Giménez, reduce dalla vittoria della Concacaf Nations League con il Messico, assicura di essere in forma nonostante un leggero infortunio alla caviglia. "Sto bene, tutto a posto," afferma, pronto a scendere in campo.