Ipotesi rimpasto, in pole Campaniello per i Trasporti. Ma ‘ballano’ anche altri assessori
– Un mezzogiorno di fuoco, ieri, a Palazzo d’Accursio con la notizia delle dimissioni dell’assessora ai Trasporti, Valentina Orioli. Un addio che, subito, in tanti hanno collegato al mancato ingresso di Stefano Caliandro in giunta regionale, dopo il pressing (senza successo) di Matteo Lepore. C’è davvero del ’caliandrismo’ – come ironizza qualcuno – in questo passo indietro nel momento clou di tram, Passante, e Città 30? Di certo, la decisione di Orioli apre i giochi per il rimpasto di fine anno annunciato tempo fa. (il Resto del Carlino)
Ne parlano anche altre testate
Non sono pulizie di Natale e nemmeno, assicura, un segnale alle correnti dentro al Pd. Il giorno dopo l’improvviso addio dell’assessora Valentina Orioli e l’insediamento della giunta regionale guidata da Michele de Pascale, Lepore annuncia il rimpasto nominando tre nuovi assessori: Michele Campaniello (Mobilità), Matilde Madrid (Sicurezza e Welfare) e Daniele Del Pozzo (Cultura). (Corriere della Sera)
Dopo le dimissioni di Valentina Orioli, il capogruppo piddì in Comune Michele Campaniello gestirà la Mobilità al suo posto. Rimpasto annunciato e servito nella Giunta bolognese del sindaco Matteo Lepore (nella foto). (il Resto del Carlino)
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Tutta gente che viene messa lì a scaldare la sedia in attesa di fuggire verso altri ruoli, magari in Regione. Fratelli d’Italia non va tanto per il sottile sul rimpasto di giunta annunciato sabato dal sindaco Matteo Lepore (Corriere della Sera)
"Lepore finalmente ha istituito l’assessorato alla Sicurezza chiesto da tempo da tutte le forze di centrodestra – evidenzia Ugolini –. Su tutti si è espressa Elena Ugolini, ora in Regione dopo la tornata elettorale che ha visto prevalere Michele de Pascale, rettrice delle Scuole Malpighi sempre attenta ai temi caldi bolognesi. (il Resto del Carlino)
Li mettiamo insieme perché, e questo è incontrovertibile, le scelte dell’uno hanno influito su quelle dell’altro. Nelle regole grammaticali della politica ci sono alcune leggi che resistono sempre: i tempi contano, i simboli sono importanti e i vuoti non esistono perché vengono riempiti. (Corriere della Sera)