Piano Albania, ok del Colle. Ma no a scontri con le toghe

Piano Albania, ok del Colle. Ma no a scontri con le toghe
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Per saperne di più:
il Giornale INTERNO

Due paginette, un solo articolo, via tutto ciò che potrebbe entrare in conflitto con il diritto europeo. Rimane l'elenco dei 19 paesi sicuri, rimane soprattutto il senso politico del provvedimento. «Difendiamo i nostri confini, in Italia si entra solo seguendo le procedure previste», questo il mantra di Giorgia Meloni che incontra il favore di gran parte dei cittadini e anche il via libera del Colle. (il Giornale)

Su altre fonti

La Sezione specializzata in materia di diritti della persona e immigrazione del Tribunale di Roma, nel Decreto del 18 ottobre (testo in calce) non ha convalidato il trattenimento in Albania dei migranti trattenuti nell’hub fatto edificare dal Governo italiano: difettando il titolo di permanenza nelle strutture albanesi, il richiedente deve essere trasferito fuori dal territorio albanese e riacquisire la libertà personale tramite conduzione in Italia. (Altalex)

Alla fine ieri, in serata, il Cdm convocato dalla premier Meloni per superare lo scoglio giuridico che ha costretto i 12 migranti trasportati in Albania al rientro in Italia ha licenziato un decreto legge che, almeno al momento, pare risolutivo. (ilmessaggero.it)

Giuridicamente, il progetto con l’Albania è nato morto, lo si sapeva, eppure lo si è legittimato per puro marketing politico di estrema destra, in barba alle normative e alle sentenze Ue. Questo primo esperimento di deportazione e detenzione in Albania è stata un’operazione fallimentare e inutile. (The Vision)

Migranti, il nuovo decreto dà più poteri alla Corte d'Appello per ribaltare le ordinanze sui trattenimenti

Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, torna all'attacco dei giudici per la sentenza sui migranti in Albania. (LA NOTIZIA)

Nel testo finale del decreto legge sui Paesi sicuri per il rimpatrio, varato ieri dal Consiglio dei ministri, come apprende l'ANSA da diverse fonti, potrebbe rientrare anche una norma per inserire il ricorso in Corte d'Appello contro le ordinanze del Tribunale sul trattenimento dei migranti nei centri per il rimpatrio, che al momento possono essere impugnate in Cassazione. (Tiscali Notizie)

L’esecutivo guidato dalla leader di Fratelli d’Italia, infatti, sta lavorando a una norma nel nuovo decreto legge che potrebbe modificare il trattamento legale dei migranti trattenuti nei centri di permanenza per il rimpatrio (CPR). (Stranieri in Italia)