Ottavia Piana nell’abisso del Bueno Fonteno: i punti oscuri dell’incidente fra sicurezza e autorizzazioni. Le verifiche dopo i soccorsi
– Se non ci sono dubbi sulla perfetta riuscita della maxi-operazione di salvataggio della speleologa bresciana Ottavia Piana – 32 anni, di Adro – sull’accaduto sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri della Compagnia di Clusone per capire se la spedizione sia stata svolta seguendo regole e protocolli (al momento, non risulta aperto alcun fascicolo, ma la situazione potrebbe cambiare). I carabinieri hanno avviato verifiche sulla grotta e sul progetto scientifico che porta gli speleologi a calarsi nell’Abisso Bueno Fonteno (IL GIORNO)
Su altre fonti
Oltre 150 tecnici del Soccorso Alpino impegnati per oltre 14 ore al giorno sono stati impegnati per più di tre giorni nel salvataggio di Ottavia Piana, la speleologa rimasta bloccata ferita nell’Abisso Bueno Fonteno (Open)
Tra questi c'è il genovese Alberto Romairone, vice caposquadra della delegazione speleologica ligure, che nel 2023 aveva contribuito al salvataggio dello speleologo statunitense in Turchia. (Genova24.it)
— di Ilaria Coro (Policlinico di Milano)
L'obiettivo è capire se il secondo incidente di Ottavia Piana sia stato dovuto a problemi di sicurezza. (Fanpage.it)
Era stato lui, il giovane anestesista Leonardo Sattin del Soccorso alpino di Verona, a portarla fuori dalla grotta di Bueno Fonteno un anno e mezzo fa, quando la trentaduenne bresciana aveva avuto il primo incidente fra le rocce sotterranee del monte Torrezzo. (Corriere della Sera)
Sono le parole che Ottavia Piana, la speleologa di 32 anni salvata dall’Abisso Bueno Fonteno, affida a una nota dopo la prima notte in ospedale. Ora sto bene e sono fuori pericolo. (La Repubblica)