Concordato preventivo biennale: plusvalenze rateizzate irrilevanti ai fini della proposta del Fisco
Ai fini della determinazione del reddito d’impresa di riferimento per il concordato preventivo biennale, in base all’ art. 16 del D.Lgs. n. 13/2024 , occorre “neutralizzare” l’impatto delle componenti straordinarie mediante variazioni di pari ammontare ma di segno opposto volte ad eliminare dalla base di calcolo del concordato l’impatto della componente straordinaria realizzata. (Ipsoa)
Ne parlano anche altre fonti
Con una lettera del 30 ottobre 2024 inviata al Viceministro dell’Economia Maurizio Leo e al Direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, il CNDCEC ha chiesto una proroga dei termini per l’adesione al concordato preventivo biennale, in scadenza il 31 ottobre. (Ipsoa)
Alcune operazioni straordinarie sono ostative al Cpb o come causa di blocco (articolo 11 del Dlgs 13/2024) o di cessazione (articolo 21). Si tratta di fusioni, scissioni, conferimenti (di aziende) e, per effetto di un discutibile passaggio interpretativo dalla circolare 18/E delle Entrate, cessioni di. (NT+ Fisco)
Entro il 2 dicembre dovrà essere versato il 2° acconto delle imposte che da quest’anno avrà una scadenza antecedente rispetto all’ultima rata accordabile al contribuente in sede di saldo e primo acconto in scadenza invece al 16 dicembre (7ª rata come da riforma fiscale, ex art. (MySolution)
A fronte di un tax gap di circa 65 miliardi all’anno, il totale dei controlli effettuati sulla massa dei soggetti ISA è stato pari al 5 per cento nel 2022, percentuale ridotta al 2 per cento nel 2023. Il concordato preventivo biennale come via per sopperire al problema dei pochi controlli fiscali. (Informazione Fiscale)
Lo ha detto il viceministro dell’Economia Maurizio Leo, a margine dell’audizione in Senato, rispondendo a chi gli chiedeva quando si conosceranno i risultati del concordato preventivo. «Bisogna dare tempo all’Agenzia delle Entrate di elaborare tutti i dati delle dichiarazioni, consideriamo una decina di giorni massimo». (Il Sole 24 ORE)
Il chiarimento è stato fornito da Cassa Forense, in una nota del 25 ottobre scorso, dove ricorda che il Decreto n. 13/2024, che ha introdotto il CPB, prevede che gli eventuali maggiori o minori redditi ordinariamente determinati, rispetto a quelli oggetto del concordato, non rilevano sulla determinazione delle imposte sui redditi nonché dei contributi previdenziali obbligatori. (AteneoWeb)