“Con le piattaforme nascono Stati non Stati”
“Quindi assistiamo ad uno scontro tra la politica che regola il mondo reale, cioè il mondo in cui viviamo fatto dei confini nazionali a cui siamo abituati, e una diplomazia guidata dalle aziende e dalle piattaforme che invece gestisce e maneggia i confini di questo altro spazio della nostra vita. E spesso gli interessi non sono allineati, anzi confliggono”. Il responsabile delle rivista italiana non esclude che Zuckerberg stia progettando di dare più visibilità a quei contenuti più incendiari o polemici, magari non necessariamente solo falsi, per avere più reazioni e per mantenere gli utenti all’interno delle piattaforme. (RSI Radiotelevisione svizzera)
Se ne è parlato anche su altre testate
Ora alcune delle organizzazioni esterne che fornivano il servizio al colosso stanno cercando di capire se saranno in grado di far fronte al buco che lascerà nelle loro finanze. (WIRED Italia)
Donald Trump e Mark Zuckerberg in un'immagine realizzata con Grok Così il 'vassallo' Zuck si genuflette a Trump e apre a più odio social (Today.it)
L’ultima mossa di Meta, ovvero l’ingresso di John Elkann (esponente di punta della finanza europea) e Dana White (presidente UFC ed emblema dell’imprenditoria americana “senza troppi fronzoli”) nel consiglio di amministrazione, sembra suggerire qualcosa di molto più profondo di un semplice rimpasto aziendale. (StartupItalia)
Fermi tutti: la notizia è ciò che ha ammesso di aver fatto, non ciò che promette di fare. (il Giornale)
Questo programma prevedeva la collaborazione con fact-checker indipendenti di tutto il mondo per identificare e rivedere la disinformazione sulle sue piattaforme. (Il Sole 24 ORE)
Ironia della sorte: la prima notizia etichettata come potenzialmente falsa da Facebook, nel 2017, riguardava Donald Trump (e una fantomatica fuga di notizie causata dal suo smartphone). (Corriere della Sera)