Emis Killa sotto indagine per associazione a delinquere
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Il rapper Emis Killa, all'anagrafe Emiliano Rudolf Giambelli, è stato recentemente iscritto nel registro degli indagati dalla procura di Milano per associazione a delinquere, nell'ambito dell'inchiesta "Doppia Curva", coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia (DDA). L'indagine, che ha portato all'arresto di 19 persone e allo smantellamento delle curve di Milano, coinvolge anche il cantante, noto per i suoi stretti rapporti con l'ultrà Lucci e per la partecipazione al pestaggio di uno steward a San Siro.
Il provvedimento di Daspo, che vieta a Emis Killa di assistere agli incontri di calcio per tre anni, è stato emesso a seguito delle sue frequentazioni con personaggi considerati vicini alle cosche calabresi. Nonostante ciò, il rapper potrà esibirsi al Festival di Sanremo, anche se la sua partecipazione è ancora in dubbio. La decisione di rinunciare al Festival, infatti, sarebbe stata presa dallo stesso Emis Killa dopo la notizia dell'indagine, che ha suscitato scalpore sia negli ambienti investigativi sia tra i fan.
L'inchiesta "Doppia Curva" ha messo in luce i legami tra il mondo ultrà e la criminalità organizzata, portando alla luce una rete di connessioni che coinvolge non solo tifosi violenti, ma anche figure di spicco del panorama musicale italiano. Emis Killa, con il suo stile di vita e le sue frequentazioni, è finito al centro di questa complessa vicenda giudiziaria, che ha già avuto ripercussioni significative sulla sua carriera e sulla sua immagine pubblica.
La procura di Milano continua a indagare sui legami tra il rapper e gli ambienti criminali, cercando di fare luce su una rete di relazioni che sembra estendersi ben oltre il mondo del tifo organizzato.