Crisci (UNRAE): "il Green Deal non è causa della crisi auto in UE"
L’industria automotive italiana ed europea è a un bivio. Un settore fondamentale per l’economia, l’occupazione e le finanze, si trova oggi in balia di “narrative che rischiano di travisare le cause profonde della sua crisi”. Questo il messaggio chiave della conferenza stampa di fine anno di UNRAE, tenutasi a Villa Blanc, dove il presidente Michele Crisci ha delineato un quadro (allarmante e netto) sulla situazione attuale, ripercorrendo i molteplici fattori che l’hanno influenzato. (SicurAUTO.it)
Se ne è parlato anche su altre testate
Non lo diciamo noi: l’ha detto l’Unione dei costruttori Unrae nella conferenza stampa di fine anno, per “fare chiarezza e correggere una serie di spiegazioni totalmente fuorvianti“. Con un capro espiatorio ricorrente: l’auto elettrica. (Vaielettrico.it)
Mentre il Governo discute ancora una manovra dove l’auto e le sue esigenze non sembrano esattamente essere al centro dell’attenzione, con l’esclusione del caso Stellantis oggetto di un tavolo di lavoro dedicato, fuori si cerca di trovare soluzioni, proporre idee fotografando una realtà che va in direzione diversa da quella che si pensava. (Il Fatto Quotidiano)
Durante la recente conferenza stampa dell’UNRAE a Villa Blanc, è stata fatta chiarezza per correggere molte delle narrazioni fuorvianti. Il settore automotive, pilastro economico, occupazionale e fiscale, si trova al centro di un dibattito politico e mediatico spesso distorto. (Info Motori)
Lo ha sottolineato Andrea Cardinali, direttore generale Unrae, nella conferenza stampa di fine anno dell'associazione in cui ricorda come con queste cifre «vediamo rispetto al pre-covid un buco di 350 mila vetture». (Il Messaggero - Motori)
E' il quadro disegnato da Andrea Cardinali, direttore generale UNRAE, nella conferenza stampa di fine anno dell'associazione in cui ha ricordato come con queste cifre "vediamo rispetto al pre-covid un buco di 350 mila vetture". (Adnkronos)
Il presidente dell'Unrae Michele Crisci, in occasione della presentazione della Ricerca dell'Osservatorio Auto e Mobilità della Luiss Business School, ha parlato della situazione automotive in Italia : “Pensiamo che ci voglia un piano triennale, almeno, di incentivazione”. (Auto.it)