Il triste vitalizio di Grillo tradisce la sua storia poltica

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il Giornale INTERNO

Tutto per la paghetta. E che paghetta. Trecentomila euro l’anno. Lordi. Che poi, a dividerli per dodici mensilità, fanno la bellezza di venticinquemila euro. Sempre lordi, per carità. Ma comunque tantini, anche al netto delle tasse, se percepiti per girarsi i pollici. Perché l’assegno che Beppe Grillo incassava dal Movimento 5 Stelle era una sorta di premio di fine carriera. Da comico sul palcoscenico a senatore a vita dei giardinetti: un bel salto, senza nemmeno essere mai stato investito di tale incarico dal Quirinale (il Giornale)

Su altre fonti

È di ieri l’ultimo post, sibillino ("anche persone che pensiamo siano vere, sono false", la frase di chiusura) dove appare chiara la volontà di non uscire di scena e riprendersi la sua creatura politica. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Non è scontato arrivarci uniti, ma sembra più necessario che mai, anche perché una sconfitta per il centrosinistra significherebbe perdere una delle poche Regioni ancora non in mano alla maggioranza. (ilmessaggero.it)

In un certo senso, è successo a Grillo quello che s'era già visto con Umberto Bossi: l'uno e l'altro sono riusciti a creare un movimento politico di successo, ma alla fine entrambi sono stati messi da parte (il Giornale)

Ma in politica il grillismo c’è entrato di straforo e per via del fatto che un certo comico genovese, Giuseppe Piero Grillo, in arte Giùse, poi Beppe, s’era appassionato di recital di satir… (la Repubblica)

Rompendo con Beppe Grillo, Giuseppe Conte in realtà emancipata e salva (salva perché emancipa) l’anima più autentica e dirompente del grillismo. Completa la sua parabola anti-establishment e anti-liberista, portando dalle piazze dentro i gangli del potere le sue istanze più rivoluzionarie, fino a cambiarne volto, morale e ascendenza di classe. (Il Fatto Quotidiano)

Vorrei partire da lontano per raccontare questa storia, perché credo possa servire a capire dove siamo oggi e soprattutto dove stiamo andando. Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Mariolina Castellone, vicepresidente del Senato, parlamentare M5s. (L'HuffPost)