Il triste vitalizio di Grillo tradisce la sua storia poltica

Tutto per la paghetta. E che paghetta. Trecentomila euro l’anno. Lordi. Che poi, a dividerli per dodici mensilità, fanno la bellezza di venticinquemila euro. Sempre lordi, per carità. Ma comunque tantini, anche al netto delle tasse, se percepiti per girarsi i pollici. Perché l’assegno che Beppe Grillo incassava dal Movimento 5 Stelle era una sorta di premio di fine carriera. Da comico sul palcoscenico a senatore a vita dei giardinetti: un bel salto, senza nemmeno essere mai stato investito di tale incarico dal Quirinale (il Giornale)

Su altre fonti

Quello che tu ora utilizzi, il nome è il simbolo, non ti appartiene. (E su questo Grillo ha dalla sua la decisione di un tribunale). (Nicola Porro)

I vertici M5S si sentono sicuri di avere dalla loro una larga maggioranza degli eletti in Parlamento e in Europa. Lo stop al contratto di comunicazione del fondatore sembra il preludio a un forte ridimensionamento dei suoi poteri o a un addio. (Corriere della Sera)

Divisi in gruppi di lavoro, oltre 300 donne e uomini hanno potuto confrontarsi in un clima amichevole e costruttivo, hanno affrontato le varie e talvolta complesse questioni che sono state loro sottoposte con serietà, sforzandosi di riconoscere anche le ragioni altrui senza impuntarsi solo sulle proprie convinzioni". (la Repubblica)

M5S, terminato il dibattito prima della Costituente. Conte: “660 ore di confronto, siamo più vivi che mai”

Grillo butta nella monnezza il Movimento del Mago di Oz… (Start Magazine)

“Grillo che vuole l’estinzione del M5S? Lo deciderà la base, non lui dal suo salotto: quell’idea padronale non esiste più”. “Anche la leadership di Conte, come la durata del mandato di garante di Grillo e tutte le questioni che sono sul tappeto sono rimessi alla base. (Il Fatto Quotidiano)

Caro Beppe Grillo, le scrivo questa cartolina perché mi fa un po’ pena: per anni lei ha mandato affanculo tutti, fa specie vedere che ora mandino affanculo lei. (La Verità)