Bonus ristrutturazione casa: cosa bolle in pentola fino al 2033

Bonus ristrutturazione casa: cosa bolle in pentola fino al 2033
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InvestireOggi.it ECONOMIA

Il bonus ristrutturazione casa è un’importante agevolazione fiscale per chi desidera migliorare e valorizzare la propria abitazione. Il Disegno di Legge di Bilancio 2025 prevede importanti novità con aliquote e tetti di spesa differenziati (e diversi rispetto ad oggi) in base all’anno di riferimento della spesa e alla natura dell’immobile. Ma il percorso di cambiamento è destinato a proseguire da qui al 2033. (InvestireOggi.it)

Su altre fonti

Le riduzioni che interessano i bonus edilizi, inserite all’interno del Disegno di Legge di Bilancio, non risparmiano neppure il sismabonus. Come cambierà il sismabonus nel 2025? Nel DDL di Bilancio sono previste riduzioni delle aliquote: al 50 per cento per lavori sulla prima casa e 36 per cento per gli altri interventi. (Informazione Fiscale)

Il passaggio verso energie più sostenibili è una delle principali sfide attuali, un cammino che punta a diminuire gli effetti ambientali delle attività umane con l'utilizzo di energie rinnovabili e soluzioni tecnologiche avanzate. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Lo ha detto il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, nel corso dell’audizione in commissione Bilancio alla Camera sulla manovra. (NT+ Condominio)

La stretta sui bonus edilizi vale 97 miliardi in 3 anni

Ristrutturare casa è una scelta sempre più frequente, motivata sia dal desiderio di migliorare gli spazi interni sia dalla necessità di adattarsi a standard di efficienza energetica. Che si tratti di ammodernare un appartamento o di riqualificare una villetta, gli interventi più comuni includono rifacimento degli impianti, installazione di nuovi infissi, cappotto termico e modifiche alla disposizione degli spazi interni. (Energy CuE)

La nuova Legge di Bilancio 2025, appena presentata alla Camera, introduce significativi cambiamenti ai bonus edilizi, sollevando preoccupazioni per il futuro del settore delle costruzioni e dell'economia sommersa. (La Nuova Venezia)

Cna, sulla base di un sondaggio curato da Nomisma, stima che la stretta sui bonus edilizi, con aliquote al 36% ed un tetto massimo di 48mila euro, ridurrebbe la domanda delle famiglie per le ristrutturazioni di 97,3 miliardi in tre anni, con 3,5 milioni di famiglie (su 10 milioni) che potrebbero rinunciare a lavori che hanno in programma per le loro abitazioni. (LA NOTIZIA)